12 mesi, 12 risoluzioni: La salute dei consumatori al centro delle priorità dell’OIV

07 May 2024

Nell’anno del suo centenario, l’OIV ribadisce l’impegno per la promozione del consumo responsabile di alcol e per incentivare abitudini sane e sicure nei consumatori di tutto il mondo. Attraverso la collaborazione e la formazione continuative, l’Organizzazione vuole garantire agli individui la possibilità di scegliere consapevolmente e condurre una vita sana.

Come salute e consumo si sono evoluti nel primo secolo di lavori dell’OIV

 

La prima risoluzione dell’OIV dedicata all’importanza del consumo moderato di alcol e alla mitigazione dei rischi associati all’abuso di alcolici risale al 1934, con l’oramai ritirata risoluzione C 7/1932 - ECO OIV - Il vino per la salute e la terapia medica. La risoluzione, riconoscendo la molteplicità dei danni derivanti dal consumo di alcol, evidenzia l’importanza di considerare le condizioni di salute individuali e di consumare il vino con moderazione.
Dopo un secolo speso priorizzando la salute dei consumatori, l’OIV ribadisce le sue posizioni per la promozione del consumo responsabile e delle buone abitudini. La risoluzione COMEX 1/94, adottata dall’OIV nel 1994, istituisce la Sottocommissione “Nutrizione e salute”, che si dedicherà a raccogliere e divulgare informazioni su questa materia. Questa sottocommissione riconferma il ruolo dell’OIV nella tutela della salute dei consumatori e nella sensibilizzazione attraverso l’educazione sui rischi associati all’abuso di alcol e sugli effetti positivi di uno stile di vita sano che comprenda il consumo dei prodotti vitivinicoli.

 

Le basi dei programmi formativi su Vino, società e salute

 

Nel 1998, la Sottocommissione “Nutrizione e salute”, all’epoca dipendente dalla Commissione "Enologia", adotta la risoluzione OENO 1/98 sul Programma formativo “Vino e società”. Questa risoluzione ha istituito un esaustivo corso di formazione volto a rafforzare i valori culturali che scoraggiano l'abuso di alcol e a sensibilizzare, in particolare i giovani, sui rischi associati al consumo eccessivo. Enfatizzando l’importanza della trasmissione di conoscenze a iniziare dalla famiglia, la risoluzione evidenzia la necessità di rafforzare l’impegno formativo anche in altri contesti in cui i giovani sono esposti a maggiori rischi.
Questa risoluzione pose altresì le basi per diversi corsi di formazione adottati nei vari Stati membri dell’OIV e per alcune risoluzioni successive, come la risoluzione ECO 4/99: “Programma formativo “Vino, alcol e società: Stile di vita e comportamento sani”, che propone un versatile quadro di lavoro formativo su misura per diversi livelli educativi e àmbiti. Questi corsi superano il mero approccio del principio di precauzione circa il consumo di alcol, ma accolgono materie più ampie come dieta bilanciata, stile di vita, percezione sensoriale, sviluppo comportamentale e modelli di consumo di alcol.

 

Adottate quasi 30 anni fa, queste raccomandazioni restano al centro del dibattito

 

Jean-Claude Ruf, direttore scientifico dell’OIV, sottolinea l’importanza e l’attualità nel dibattito attuale di queste risoluzioni adottate dal vecchio Ufficio internazionale della vigna e del vino.

 

“4 anni dopo la creazione della Sottocommissione “Nutrizione e salute” presieduta da Charles Crawford (USA), le risoluzioni che vi si discussero dovevano molto alle conoscenze e alle esperienze accumulate dagli esperti del gruppo “Aspetti sociali del consumo di vino”, guidato da Ezio Rivella (Italia). All’epoca, un gran numero di esperti riteneva che l’educazione potesse essere una leva per aiutare le persone a capirsi meglio consapevolizzando le proprie azioni, e per promuovere delle scelte informate migliorando così la propria attitudine verso le bevande alcoliche”.

 


In occasione della celebrazione del centesimo anniversario dell’OIV, risulta evidente che quelle raccomandazioni, adottate quasi 30 anni fa, restano al centro del dibattito volto a considerare l’educazione un elemento essenziale per la promozione dello sviluppo personale e per incentivare la responsabilità sociale e civica. Essa gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della persona, in special modo circa il suo rapporto con le bevande alcoliche.
L’OIV ha promosso con coerenza modelli di consumo sani ed è impegnata (o ne riconosce l’importanza) a porre il benessere del consumatore all’interno del foro vitivinicolo mondiale, riconoscendo al contempo il valore storico, culturale, umano, sociale e nutrizionale dell’uva e dei suoi prodotti derivati.