08 Dic 2019
Questa pubblicazione integra le schede del Codice Internazionale delle Pratiche Enologiche dell’OIV che descrivono i trattamenti enologici (tabella 1 dell’allegato I) e i composti enologici (tabella 2 dell’allegato I) autorizzati dal regolamento delegato (UE) 2019/934. Redatta nelle 21 lingue dell’Unione europea, la pubblicazione delle schede del Codice Internazionale dell’OIV rappresenta un progresso molto significativo nel riconoscimento e nell’applicazione delle norme internazionali e pubbliche dell’OIV per la produzione del vino. Il Codice internazionale delle pratiche enologiche viene pubblicato annualmente dall’OIV. Si tratta di un compendio di tutte le risoluzioni dell’OIV relative alla definizione dei prodotti vitivinicoli, delle pratiche enologiche e della produzione consentita per ciascun prodotto. 20 membri dell’OIV sono membri dell’Unione europea che godono dello status di osservatore particolare presso l’OIV dal 2017.
04 Dic 2019
Durante una conferenza tenutasi nell'ambito dell'evento, la presidente ha presentato il bilancio mondiale del settore vitivinicolo. Ha inoltre partecipato alla cerimonia di consegna dei premi del concorso che, da alcuni anni, ha ottenuto il patrocinio dell'OIV.Con Dmitry Kiselev (sinistra) e Lev Oganesyants (destra) durante la conferenzaIn questa occasione, Regina Vanderlinde ha inoltre incontrato rappresentanti delle autorità russe. In particolare, la presidente si è riunita con il viceministro all'Agricoltura della Federazione Russa, Sergey Levin. Nel corso della riunione, Sergey Levin ha confermato che la Russia avvierà le procedure necessarie per chiedere l'introduzione della lingua russa come lingua ufficiale dell'OIV. In caso di approvazione, il russo diverrà la sesta lingua ufficiale dell'OIV, insieme francese, inglese, spagnolo, tedesco e italiano.Regina Vanderlinde con il viceministro Sergey Levin presso il Ministero dell'Agricoltura russoRegina Vanderlinde è stata ricevuta all'Istituto scientifico di stato delle industrie della birra, del vino e delle bevande non alcoliche russe dal direttore, Lev Oganesyants, e dal vicedirettore, Alexandre Panasyuk. Con Alexandre Panasyuk (sinistra) e Lev Oganesyants (destra)Infine, ha incontrato il nuovo presidente dell'Unione degli enologi e dei viticoltori russi, Dmitry Kiselev, che è anche il direttore generale dell'agenzia di stampa internazionale di Stato russa "Rossiya Segodnya".Regina Vanderlinde si è congratulata per le importanti discussioni avute durante queste riunioni, nelle quali le autorità russe hanno espresso un forte interesse a investire nello sviluppo del settore vitivinicolo del paese e ad aumentare considerevolmente la partecipazione della Russia ai lavori dell'OIV.
24 Nov 2019
Pau Roca ha colto l'occasione per spiegare il ruolo fondamentale rivestito dall'OIV sin dalla sua fondazione per la regolamentazione del settore: "l'armonizzazione di definizioni, pratiche enologiche, metodi di analisi, etichettatura, ecc. ha fatto sì che più o meno tutti possiamo giocare con le stesse regole del gioco. Anche paesi che non sono membri dell'OIV si conformano alle sue norme, oppure, attraverso specifici accordi commerciali, i membri vi fanno riferimento".Sebbene, a suo avviso, il settore sia molto più regolamentato rispetto ad altri, "ciò non impedisce lo sviluppo del commercio mondiale, tanto che il vino è un prodotto molto internazionalizzato: circa una bottiglia su due valica una frontiera".In tale contesto, Pau Roca ritiene che "la densità normativa è frutto di maturità storica ed evoluzione". L'OIV, "al contrario di altri organismi le cui norme si limitano prevalentemente alla sicurezza alimentare, entra in questioni relative a integrità, identità, origine, ecc. che nel settore vinicolo sono particolarmente importanti. In realtà, va detto che il mondo del vino è stato pioniere di molte norme sulla qualità", ha assicurato."Dobbiamo fornire risposte a quei milioni di produttori e di consumatori che non vogliono che le produzioni siano delocalizzate", Pau RocaIn tal senso, il direttore ritiene che le condizioni normative conferiscano una struttura economica differenziata al settore, la cui caratteristica più evidente è la frammentazione e la grande diversità degli attori. Sebbene ciò complichi l'esistenza di marchi globali, "in quanto i marchi devono competere con l’origine sul piano della notorietà", ha ricordato, "in un sistema di piccole dimensioni, di grandi investimenti e di scarsa redditività immediata, non sempre è uno svantaggio". Il direttore dell'OIV ha argomentato in tal senso che "questa struttura economica sarà un modello di resilienza che, grazie alle capacità di innovazione e di adattamento, resiste all'inesorabile crisi causata dal riscaldamento globale".Relativamente al cambiamento climatico, Pau Roca ritiene che "gli economisti dovrebbero studiare di più l'ecologia. Conoscere il funzionamento di alcune leggi o principi basilari di un ecosistema terrestre o marino".La sostenibilità come nuovo valore per la crescita Il direttore generale dell'OIV sostiene che "un'economia che presti attenzione a questa realtà è sicuramente più adeguata. La crescita potrà pure essere un indice di transizione, ma l'obiettivo dell'umanità deve essere preservare la biosfera e salvaguardare questo bene finito che è la Terra, e che, come tale, è l'unico capitale di riferimento". In questo contesto, ha evidenziato nel suo intervento il nuovo piano strategico dell'OIV per i prossimi 5 anni (2020-2024). Questo piano strategico contempla sei linee strategiche principali dalle quali derivano gli obiettivi da perseguire "e abbiamo cercato di allinearci con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Se riusciremo ad attuare il nostro piano strategico, potremo dire che il settore del vino avrà raggiunto, in maggior o minor misura, 13 dei 17 OSS", ha aggiunto Pau Roca. Tre delle linee strategiche riguardano la sostenibilità e l'adattamento al cambiamento climatico, senza tralasciare gli sforzi per la mitigazione, perché, come dichiara Pau Roca, "dobbiamo fornire risposte a quei milioni di produttori e di consumatori che non vogliono che le produzioni siano delocalizzate. Alla base del terroir ci sono tre concetti: il fattore climatico, che è mutevole e apparentemente fuori controllo al momento, il suolo, a sua volta sottomesso al clima, il materiale vegetale e la grande diversità genetica che ci offre il genere Vitis e il lavoro e la tradizione dell'uomo". Nota: Il nuovo piano strategico dell'OIV sarà consultabile online nelle prossime settimane.
19 Nov 2019
Il 15 novembre 2019, oltre 200 persone hanno partecipato alla 7ª edizione di Wine Track®, organizzata a Reims, Francia.Posto sotto l'alto patrocinio dell'OIV, questo convegno, organizzato congiuntamente dalla Société des Experts Chimistes de France (SECF) e dalla sezione Champagne-Ardenne dell’Union des Œnologues de France, si è dimostrata un'opportunità unica per gli scienziati per discutere sulle tecniche e gli strumenti che contribuiscono a garantire la tracciabilità e l'autenticità dei prodotti vinicoli, in particolare per quanto riguarda le contraffazioni e le frodi.Il coordinatore scientifico dell'OIV Jean-Claude Ruf ha colto l’occasione per ricordare che l'OIV è da tempo impegnata in questo settore, in particolare attraverso la creazione di norme internazionali relative a:
- la definizione dei prodotti,
- le pratiche enologiche, in particolare relativamente alla sicurezza dei consumatori e alla conservazione del carattere autentico dei vini e delle loro qualità organolettiche,
- le norme di etichettatura,
- la definizione di norme per la tracciabilità,
- la definizione di norme analitiche per il controllo di tale tracciabilità e origine.
12 Nov 2019
Il direttore generale dell'OIV, Pau Roca, ha aperto la conferenza "Wine, Environment & Society" [Vino, ambiente e società] martedì 5 novembre 2019, con un intervento sulle problematiche ambientali globali e il loro impatto sulla società.Suzanne Mustacich, redattrice di Wine Spectator, ha moderato la conferenza nella quale il professor Hans Schultz, esperto dell'OIV e presidente del Gruppo ENVIRO, nonché rettore dell’Università Hochschule Geisenheim, ha partecipato con un contributo sull'impatto del riscaldamento climatico sulla produzione vinicola. Il panel di relatori era completato dal direttore della ricerca dell'ISVV-INRA di Bordeaux, Eric Giraud-Héraud, che ha parlato dell'impatto della richiesta da parte dei consumatori di produrre vini 'puliti ed ecologici'.Suzanne Mustacich, Pau Roca, Hans Schultz, Eric Giraud-HéraudA questi interventi è seguita una tavola rotonda a cui hanno partecipato Jeremy Cukierman MW, direttore di KEDGE Wine & Spirit Academy, Caroline Feely, direttrice di Château Feely, Caroline Frey, proprietaria ed enologa di Château La Lagune e Kim Forsberg, responsabile della sostenibilità di Vingruppen (Svezia).Tra i punti più discussi si annoverano le nuove tecniche di coltura biologica ed ecoresponsabile, e il packaging e la logistica più ecosostenibili.Il Great Wine Capitals Global NetworkGreat Wine Capitals è una rete di dieci grandi metropoli mondiali di entrambi gli emisferi che condividono un aspetto economico e culturale fondamentale: la fama internazionale delle loro regioni vinicole.Questa rete comprende vini dei cosiddetti "Vecchio" e "Nuovo" mondo e mira a promuovere gli scambi turistici, pedagogici e commerciali tra le prestigiose regioni di Adelaide, Bilbao, Bordeaux, Losanna, Magonza, Mendoza, Porto, San Francisco, Valparaiso e Verona.Fondata nel 1999, questa rete ha avviato e sviluppato diversi progetti, iniziative e programmi volti all'eccellenza in materia di turismo, servizi commerciali e istruzione nell'ambito dell'alleanza internazionale tra le sue prestigiose regioni vinicole.
03 Nov 2019
Dopo aver ringraziato Jean-Luc Berger per aver ricoperto con competenza il ruolo di segretario scientifico negli ultimi anni, il CST è stato unanime circa il percorso professionale necessario a rispondere ai requisiti che esige una funzione essenziale per l'esame delle opere scientifiche e tecniche presentate alla Giuria dei Premi dell'OIV.Ingegnere in enologia e viticoltura (Haute École di Changins, Svizzera), Richard Pfister ha ottenuto il premio dell'Unione svizzera degli enologi per la sua tesi in analisi sensoriale dal titolo "La méthodologie de l'olfaction en parfumerie : Possibilités d’application à l’analyse sensorielle des vins" (Il metodo olfattivo in profumeria: possibilità di applicazione all'analisi sensoriale dei vini).In seguito a un'esperienza da enologo in Spagna e di numerosi anni da profumiere, è diventato consulente enologo internazionale e consulente sensoriale. Insegna inoltre in diversi istituti di istruzione superiore (Changins in Svizzera, Università di Bordeaux ISVV e Scuola di ingegneria di AgroSup Dijon in Francia).Diamo il benvenuto a Richard Pfister tra i membri della Giuria dei Premi dell'OIV!Richard Pfister è inoltre un giudice esperto di degustazione internazionale, osservatore dell'OIV e di Vinofed, valutatore di opere presentate alla Giuria dei Premi dell'OIV, relatore e formatore in tutto il mondo, nonché, dal 2006, redattore di Objectif (una rivista svizzera di viticoltura, enologia e silvicoltura) e autore di articoli enologici su numerose riviste francesi, svizzere e italiane.Infine, dal 2013 è anche membro del Consiglio della Fondation Internationale des Sciences et Culture de la Vigne et du Vin di Aigle (Svizzera).La sua opera "Les Parfums du Vin" (I profumi del vino), dedicata all'analisi sensoriale, ha ottenuto il Premio dell'OIV nel 2015.Diamo il benvenuto a Richard Pfister tra i membri della Giuria dei Premi dell'OIV!
30 Ott 2019
Durante la conferenza stampa che si è tenuta presso la sede dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Pau Roca, direttore generale dell'OIV, ha presentato le prime stime sulla produzione vinicola mondiale del 2019.Comunicato StampaPrezentazione PPT [EN]Produzione di vino 2019 - Prime stime
14 Ott 2019
Ospitata da S. E. Juan Salazar Sparks, la cerimonia di consegna dei Premi dell'OIV 2019 si è svolta nei saloni dell'ambasciata del Cile a Parigi in presenza di numerosi rappresentanti del corpo diplomatico, della presidente e del direttore generale dell'OIV, Regina Vanderlinde e Pau Roca, e della presidente e del segretario scientifico della Giuria dei Premi, Azélina Jaboulet-Vercherre e Jean-Luc Berger.Da sinistra a destra: Pau Roca, Julien de Beaumarchais de Rothschild (Vicepresidente del Consiglio di amministrazione Barone Philippe de Rothschild), Regina Vanderlinde, S. Juan Salazar Sparks, Azélina Jaboulet Vercherre, Jean-Luc BergerLa notorietà e il prestigio di questo riconoscimento internazionale sono stati confermati ancora una volta dall'alto livello qualitativo del palmarès 2019 in ciascuno degli ambiti rappresentati (scientifico e tecnico, letterario, storico e artistico) dagli 11 premi e dalle 9 menzioni speciali attribuiti dalla giuria internazionale dell'OIV.Comunicato stampa completo https://youtu.be/FxX-8NtDqvY https://youtu.be/FxX-8NtDqvY
10 Ott 2019
Il cambio di destinazione dell'immobile in rue d'Aguesseau ha obbligato l'OIV a trasferire il proprio Segretariato, che rimarrà comunque nell'8º municipio di Parigi, nei pressi del Parc Monceau.Dalla metà di settembre, locali funzionali e moderni accolgono la direzione e i servizi dell'OIV in un ambiente decorato principalmente di sughero offerto da Amorim.A due passi dalla Place Rio de Janeiro, cara alla presidente dell'OIV, i nuovi uffici dell'Organizzazione, al numero 35 di rue de Monceau, accoglieranno gli esperti per le riunioni d'autunno, che si svolgeranno presso il prospiciente centro conferenze il 14 e il 15 ottobre, per poi spostarsi nella Valle della Loira per l'adozione del Piano strategico 2020-2024.
07 Ott 2019
Per partecipare a questa conferenza stampa i giornalisti sono pregati di inviare un’email con il loro nome e i dati professionali per l’accreditamento a press@oiv.intData: giovedi 31 ottobre 2019 Ora: 11h00Luogo: * attenzione alla nuova sede* Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), 35 rue de Monceau, Parigi 75008. Metro Monceau o Miromesnil [vedi sulla mappa]