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04 Mar 2020

Con il numero di casi di coronavirus (covid-19) rilevati che continuano a crescere, anche in Francia, il Segretariato dell'OIV ha monitorato l'epidemia e ha anche seguito le risposte delle Nazioni Unite e del paese ospitante e le linee guida per ridurre al minimo la diffusione del virus e il suo impatto.Nelle circostanze attuali, conformemente al comitato direttivo e in base ai principi di precauzione applicabili in queste situazioni, mi dispiace moltissimo informarvi che, le riunioni di primavera dell'OIV in programma dal 24 marzo al 3 aprile 2020 a Parigi, in Francia, sono annullate e rinviate. A causa della disponibilità delle sale, l'ordine del giorno provvisorio prevederà la riunione della sottocommissione dei metodi di analisi dal 3 al 5 giugno e le riunioni della Commissione enologia dal 6 all'11 giugno a ParigiLe altre riunioni si terranno dal 15 al 24 luglio 2020 sempre a Parigi.Un ordine del giorno più dettagliato verrà inviato molto presto.

02 Feb 2020

Dopo aver sottolineato il carattere intergovernativo, scientifico e tecnico dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino e il suo ruolo nel facilitare il commercio internazionale, il Cile ha emendato la propria normativa vitivinicola per prendere in considerazione alcune raccomandazioni dell’OIV, di cui è uno dei 47 paesi membri.Il 24 dicembre 2019, il governo del Cile ha promulgato il nuovo decreto n. 9 che modifica il decreto n. 78 del 1986 del ministero dell’Agricoltura. Quest’ultimo disciplina la legge n. 18.455 che sta alla base delle norme di produzione, elaborazione e commercializzazione degli alcol etilici, delle bevande alcoliche e degli aceti. Alcune modalità sull’applicazione del decreto sono precisate nella risoluzione 826/2020 del Ministero dell’Agricoltura pubblicate il 30 Gennaio 2020. Il nuovo decreto, entrato in vigore il 1° gennaio 2020, ricorda che alcune pratiche enologiche, elaborate e raccomandate dall’OIV, rappresentano un progresso tecnologico importante per la produzione del vino e ne migliorano la competitività nel commercio internazionale. Vengono integrati dunque: il trattamento con poliaspartato, il trattamento con il glutatione (mosti / vini) e il trattamento con fibre vegetali selettive per la riduzione del contenuto di ocratossina A o di prodotti fitosanitari.Questo aggiornamento della normativa del Cile dimostra l’importanza dell’integrazione delle norme dell’OIV nelle legislazioni nazionali o sovranazionali per risolvere le barriere tecniche al commercio.Le disposizioni del decreto n° 9 riguardanti l’uso dell’acquaQuesto decreto modifica alcune disposizioni relative all’uso dell’acqua nella produzione del vino. In determinate condizioni, l’aggiunta di acqua diventa una pratica autorizzata per ridurre il contenuto di zucchero dei mosti che presentano un valore superiore a 23,5 °Bx. Questa pratica non è consentita dall’OIV. La risoluzione 826/2020 non solo introduce delle esigenze rigorose in termini di obbligo per le aziende di tenere registri con i dati e i volumi dei trattamenti realizzati sotto la responsabilità di un enologo, ma anche la dichiarazione per il servizio di controllo del Ministero dell’Agricoltura di acqua utilizzata e il livello di sottrazione che non deve condurre a meno di 23,5° Brix il mosto trattato.La résolution 826/2020 introduit quant à elle des exigences strictes en termes d’obligation pour les entreprises de tenue des registres avec des dates et volumes des traitements réalisés sous la responsabilité d’un œnologue, ainsi que de déclaration au service de contrôle du Ministère de l’Agriculture de quantité d’eau utilisée et du niveau de réduction qui ne doit pas conduire à moins de 23,5° Brix le moût traité.La normativa cilena ammette anche l’uso dell’acqua nel corso della vinificazione per solubilizzare gli additivi e reidratare i lieviti di fermentazione. L’aumento del volume del mosto non può eccedere il 2% del volume iniziale. Passando dal 5 al 2%, il decreto esclude dunque l’acqua utilizzata per la pulizia delle attrezzature di pressatura che cessa di essere considerata una pratica di vinificazione.Inoltre, durante l’elaborazione del vino, è consentito usare l’acqua per sciogliere gli additivi e i prodotti enologici. In seguito a questi trattamenti, il volume non può aumentare di più del 1,5% del volume iniziale del vino (il limite precedente era del 2%).Le differenze nelle normative nazionali circa l’utilizzazione dell’acqua possono costituire un problema commerciale che l’OIV tenta di risolvere mediante l’armonizzazione della regolamentazione.

02 Feb 2020

Maggiori informazioni: jurydesprix@oiv.int2 moduli di registrazione: qui o jurydesprix@oiv.int

  • Carta da stampa libri con .PDF / EBook nelle 11 categori.
  • Strumento digitale interattivo (E-learning, sito web…) per le categorie : Viticoltura e Vitivinicoltura sostenibile, Enologia, Economia e Diritto vitivinicoli, Storia, Letteratura e Belle Arti, Vino e Salute.
[EN] Call for candidacies OIV Awards 2020Non si accettano documenti pubblicitari o commerciali.

27 Gen 2020

Coerentemente con il nuovo Piano strategico 2020-2024, il direttore generale dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), Pau Roca, ha firmato un memorandum d'intesa (MoU) insieme al segretario generale dell'Organizzazione mondiale del turismo (OMT), Zurab Pololikashvili, per la promozione dell'enoturismo a livello mondiale. Le due organizzazioni intergovernative si sono incontrate lo scorso 24 gennaio presso la sede dell'OMT a Madrid (Spagna) per firmare questo accordo iniziale finalizzato a promuovere linee guida e azioni concrete volte allo sviluppo dell'enoturismo. Pau Roca ritiene che "questo lavoro congiunto permetterà di perseguire le linee e gli obiettivi del Piano strategico dell'OIV e, al contempo, 13 dei 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite". Il Piano strategico dell'OIV specifica tra i suoi obiettivi quello di “incoraggiare e partecipare allo sviluppo dell'enoturismo, dei paesaggi e dei terroir vitivinicoli, esaltandone l'importanza per la società”.Leggi il comunicato stampa

21 Gen 2020

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20 Gen 2020

Nel 1930, l'O.I.V., allora "Office International du Vin" (Ufficio Internazionale del Vino), istituito il 29 novembre 1924, pubblica nel "BOLLETTINO INTERNAZIONALE DEL VINO" n. 24 il regolamento relativo al primo premio dell'O.I.V.Si tratta di un invito a presentare candidature per la redazione di testi e didascalie in francese o in una delle lingue dei paesi "aderenti" all'OIV e per l'illustrazione di questo "opuscolo di propaganda" a favore del vino e dei suoi benefici sulla salute, dal titolo: "La Verità sul Vino". I concorrenti devono esporre le diverse virtù del vino dalla "prima infanzia", in quanto "tonico" o "veicolo medicinale a piccole dosi prescritte dal dottore". Specificare quindi che, dai 10 ai 12 anni, "dosi moderate di vino dovrebbero entrare a far parte dei pasti principali". Infine, "sottolineeranno tutte le ragioni favorevoli al consumo di questa bevanda" da parte degli adulti "in salute".Nella Francia degli anni '30, si combatteva contro le leggi proibizioniste promulgate negli Stati Uniti, a colpi di campagne di propaganda a favore del consumo (moderato) di vino e che riproponevano tutte la frase di Louis Pasteur: "Il vino è la più sana e la più igienica delle bevande". Qui un "Bon Point", ricompensa distribuita nelle scuole agli alunni meritevoli, con l'effige di Louis Pasteur.Leggi l'articolo completoVisita il sito Web di PandorConsultare i Bollettini dell'OIV

13 Gen 2020

Secondo le dichiarazioni del Brasile, i principali obiettivi di questa revisione erano la prevenzione di pratiche ingannevoli e la protezione dei consumatori, la protezione della salute delle persone, l’esigenza qualitativa e la sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari.Dal momento della sua notifica all’OMC, questa revisione delle modalità di esportazione aveva suscitato grande preoccupazione nei professionisti del settore. Non era chiaro, in effetti, se fosse necessario fornire sul certificato di analisi dell’esportatore i valori analitici relativi a ciascun parametro di tutti i prodotti in entrata sul mercato brasiliano. Gli operatori del settore temevano che dal 15 dicembre 2019 si sarebbe assistito a un aumento considerevole del costo delle analisi richieste per poter esportare i vini verso il Brasile. Alcuni paesi non erano in misura di effettuare certe analisi.Attualmente non sussiste più alcuna ambiguità grazie alla pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Normativa N° 75 del 31 dicembre 2019, che precisa le modalità di controllo indicando anche il documento ufficiale su cui si baserà l’implementazione della nuova misura (Norma Operacional 01 de 24 de janeiro de 2019). La norma fornisce in allegato una tabella riassuntiva per ogni tipo di prodotto nella quale figurano i parametri analitici, i loro limiti massimi e minimi accettabili e le misure richieste ai diversi stadi di controllo.Il Segretariato dell’OIV ha redatto una nota sintetica [EN] che riassume il percorso di revisione delle modalità di esportazione dei vini e dei prodotti della viticoltura verso il Brasile [qui].

01 Gen 2020

Nel 2016, gli era stato conferito il Gran Premio dell’OIV in riconoscimento del suo lavoro eccezionale. Con tale omaggio, l’OIV aveva voluto sottolineare il contributo dell’autore del Dictionnaire encyclopédique des cépages et de leurs synonymes (Dizionario enciclopedico dei vitigni e dei loro sinonimi) alla diffusione delle conoscenze del settore vitivinicolo e il ruolo dell’ampelografia nello sviluppo delle scienze viticole.La sua formidabile memoria e le sue incredibili conoscenze scientifiche hanno suscitato spesso la massima ammirazione della comunità scientifica grata che questa eccezionale erudizione venisse trasmessa in un’opera apprezzata a livello internazionale:1947 - Istambul, Turchia: Diploma d’onore per il libro scritto in collaborazione con Henri Agnel, Les Porte-greffes (I portainnesti). 1953 - Roma, Italia: Premio della Giuria nella categoria Viticoltura per il libro Précis d'ampélographie pratique (Compendio di ampelografia pratica).1963 - Parigi, Francia: Premio della Giuria nella categoria Viticoltura per il libro Cépages et vignobles de France (Vitigni e vigneti di Francia), volumi 1 & 2.1979 - Stoccarda, Germania: Premio della Viticoltura per il libro Les Maladies et les parasites de la vigne (Le malattie e i parassiti della vite), volume 1.1983 - Johannesburg, Sudafrica: Premio della Giuria Fuori concorso, medaglia d’argento, nella categoria Viticoltura per l’insieme della sua opera.2001 - Adelaide, Australia: Premio della Giuria nella categoria Viticoltura, medaglia d’argento, per l’opera Cépages et vignobles de France (Vitigni e vigneti di Francia), 2a edizione, volumi 1 & 2. 2006 - Parigi, Francia: Premio della Giuria nella categoria Viticoltura per l’opera Cépages et vignobles de France (Vitigni e vigneti di Francia), 2a edizione, volume 3 (2 volumi).2016 - Parigi, Francia: Gran Premio dell'OIV per il suo contributo alla diffusione delle conoscenze del settore vitivinicolo e in riconoscimento del suo lavoro apprezzato a livello internazionale.

29 Dic 2019

Il Centro di Risorse Biologiche della Vite (CRB-Vigne), unità sperimentale dell’INRA a Montpellier. Iniziata 140 anni fa e costituita oggi da 8000 accessioni provenienti da tutti i paesi viticoli, questa collezione preserva una grande diversità di vitigni oltre che di portinnesti, ibridi e specie imparentate con Vitis vinifera. La collezione è interamente volta alla conservazione, alla caratterizzazione e alla valorizzazione delle risorse genetiche della vite. Nell’ambito del lavoro svolto dal Gruppo di esperti dell’OIV “Risorse genetiche e selezione della vite” (GENET), facente parte della Commissione “Viticoltura” (vedere l’Organigramma del Comitato scientifico e tecnico dell’OIV), dei rappresentanti dell’Organizzazione hanno visitato il CRB-Vigne di Vassal-Montpellier.In particolare, il direttore generale dell'OIV, Pau Roca, il presidente del Gruppo GENET, Luigi Bavaresco, e il capo dell’unità “Viticoltura” dell’OIV, Alejandro Fuentes Espinoza, hanno incontrato Cécile Marchal, responsabile del CRB-Vigne e gli esperti Jean-Michel Boursiquot (Montpellier SupAgro, UMR AGAP) e Thierry Lacombe (INRA Montpellier, UMR AGAP).Pau Roca, Jean-Michel Boursiquot, Luigi Bavaresco, Thierry Lacombe, Cécile Marchal et Alejandro Fuentes Espinoza.Uniti per la conservazione e la salvaguardia del patrimonio genetico mondiale della vite Gli obiettivi del CRB-Vigne sono una priorità anche per l’OIV, in particolare per quanto riguarda alcune attività intraprese dalla Commissione “Viticoltura” attraverso il suo Gruppo di esperti GENET.Nel corso della visita si è evocato il ruolo essenziale che l’OIV deve assumere a livello internazionale nella conservazione e nella salvaguardia del patrimonio genetico della vite. In questo senso, sono stati messi in evidenza diversi punti:

  • La sottospecie Vitis vinifera subsp. sylvestris o Lambrusche. In Francia questa sottospecie, considerata l’antenata di Vitis vinifera, è minacciata e per questo inserita tra le specie protette. Anche in altri paesi si riscontra questo rischio di estinzione. Oggi la Lambrusca rappresenta un serbatoio di geni cruciale per il mantenimento della diversità biologica del vigneto mondiale, in particolare a fronte della pressione esercitata dalle malattie e/o dall’adattamento ai futuri shock climatici. L’OIV intende agire dunque al fine di favorire il mantenimento e la preservazione delle Lambrusche a livello internazionale.
  • In quest’ottica di salvaguardia, l’OIV deve ricoprire un ruolo essenziale nel mantenimento/preservazione delle risorse documentarie di collezioni ampelografiche a livello mondiale. L’OIV si propone anche di agire per rendere il formato delle risorse documentarie delle collezioni ampelografiche più adatto alle nuove pratiche derivate dalla rivoluzione digitale, al fine di facilitare a tutti l’accesso alla totalità di queste conoscenze e di offrire così nuove opportunità agli attori della filiera.
  • L’ultimo punto menzionato è molto importante e concerne l’attività in corso del Gruppo GENET sui descrittori dell’OIV per la specie Vitis. L’OIV, storico leader tecnico e scientifico nella descrizione delle varietà di Vitis, si occupa attualmente di aggiornare questi descrittori.
La descrizione delle varietà e soprattutto l’ampelografia restano oggi uno strumento fondamentale nel campo della viticoltura per consentire ai diversi attori del settore vitivinicolo di scegliere le varietà produttive più adatte a far fronte alle nuove sfide ambientali e legate al cambiamento climatico. Il direttore generale si augura che l’OIV e la Commissione “Viticoltura” mettano queste attività in cima alle loro priorità, in un settore che oggi esige in misura crescente strumenti e risposte diversificate a tutti i livelli per continuare a contribuire al proprio sviluppo. CRB-Vigne di Vassal-Montpellier

19 Dic 2019

In presenza della vicepresidente dell'OIV, Monika Christmann, il direttore generale dell’OIV, Pau Roca, ha presentato gli auguri dell'Organizzazione ai rappresentanti del corpo diplomatico, delle amministrazioni e dei professionisti del settore vitivinicolo.Una première nei nuovi locali dell’OIV, “una sede pratica e moderna per un periodo di transizione. La sede definitiva non si limiterà ad accogliere degli uffici amministrativi, ma sarà il Centro internazionale del mondo della vite e del vino”, ha affermato Pau Roca.Il direttore generale ha ribadito l’importanza dell’OIV: “un’organizzazione che riunisce circa 750 esperti, detentori di vaste conoscenze e grande capacità di analisi, un collettivo che si rinnova costantemente grazie a delegazioni nazionali pronte a impegnarsi, a fornire risposte e a suggerire soluzioni ai problemi del settore vitivinicolo”.“Possiamo essere fieri dei progressi ottenuti su progetti come la riduzione degli input”Nel suo discorso, Pau Roca ha identificato nel cambiamento climatico e nell’esigenza di garantire un commercio internazionale sicuro le sfide principali per il vino e i prodotti della viticoltura.“Nell’ambito dell’iniziativa 4 per 1000, sono stato molto soddisfatto di vedere quanti progetti, capaci di offrire soluzioni legate alla problematica del sequestro di carbonio nel suolo, abbiano compiuto dei passi in avanti”.“Purtroppo, i nostri stessi paesi non sono riusciti a trovare un accordo in occasione della recente COP25 a Madrid. Questo non significa tuttavia che non facciamo progressi concreti, soprattutto nei gruppi più specializzati. Ad esempio, la settimana scorsa, nell’ambito dell’iniziativa 4 per 1000, sono stato molto soddisfatto di vedere quanti progetti, capaci di offrire soluzioni legate alla problematica del sequestro di carbonio nel suolo, abbiano compiuto dei passi in avanti”, si è rallegrato il direttore. In questo senso, Pau Roca ha sottolineato il ruolo dell’OIV: “possiamo andar fieri dei progressi fatti su progetti definiti quest’anno come la riduzione degli input e la caratterizzazione dei suoli mediante tecniche di genetica in grado di svelarci anche un nuovo e sconosciuto universo di microrganismi”.Sul tema del commercio internazionale, il direttore generale ha affermato come sia fondamentale che le relazioni commerciali restino fluide. “È deplorevole che alcuni paesi ostacolino il commercio mentre noi dell’OIV offriamo delle norme standardizzate, ma anche che, improvvisamente, alcuni Stati stabiliscano di aumentare le tariffe a causa di conflitti che non hanno nessun legame con il vino: il vino non può essere una moneta di scambio”, ha dichiarato il DG. Nel 2019, l’OIV ha stabilito una tabella di marcia modellata sugli obiettivi di sviluppo sostenibileGrazie a importanti meeting internazionali, come quelli del Codex Alimentarius, in cui l’Organizzazione ha visto confermata la rappresentatività intergovernativa dell’attività vitivinicola, o grazie alla sua presenza in oltre 50 eventi – concorsi o convegni scientifici – tenuti sotto il suo alto patrocinio, “l’OIV ha dimostrato, anche quest’anno, la vitalità della propria attività”, ha sottolineato il direttore. Nel corso dell’Assemblea generale che ha avuto luogo nel mese di ottobre 2019, l’OIV ha anche approvato il suo nuovo Piano strategico in vigore dal 2020 al 2024. Per questo “il 2020 sarà per l’OIV un periodo carico di opportunità per i progetti che abbiamo definito, in armonia con le linee del Piano strategico e con i principi e i valori che rendono la viticultura un fenomeno presente a tutti i livelli: sociale, economico, culturale e ambientale”, ha spiegato il direttore. “Dal 23 al 27 novembre 2020, in occasione del 43° Congresso mondiale della vigna e del vino, saremo in Cile, uno dei paesi più attivi nel commercio internazionale del vino, impegnato nella ricerca sui problemi di resistenza e di lotta al deperimento della vite”, ha comunicato Pau Roca.Dopo il discorso di Pau Roca, la presentazione degli auguri dell’OIV è stata un’ottima occasione di incontro, grazie anche alla piacevole degustazione del Riesling tedesco, fermo e spumante, prodotto all’Università di Geisenheim dalla vicepresidente Monika Christmann, nonché di vini svizzeri che hanno ricordato il grande successo del 42° Congresso della vigna e del vino organizzato a Ginevra a luglio 2019.

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