Programma 2022 di borse di ricerca dell’OIV

Cosa offriamo

Nell’ambito dello sviluppo del suo Piano strategico, l’OIV accorda ogni anno delle borse di ricerca nei suoi programmi prioritari.

 

Le borse proposte nel quadro di questo programma sono borse di ricerca triennali o di breve periodo (da sei mesi fino a quindici mesi al massimo) e sono previste per formazioni specifiche di livello post-universitario.

Modulo di registrazione Programma di borse di ricerca dell’OIV 2022

  • Data límite: 6 novembre 2022
  • Conttato: job@oiv.int
  • I moduli di iscrizione devono essere compilati e inviati a:
    OIV - 12 Parvis de l’UNESCO – 21000 Dijon CEDEX
Registrati

 

 

Quest'anno un consorzio di centri di ricerca di aziende internazionali (Yalumba Family Winemakers in Australia, Möet-Hennessy in Francia, Sogrape in Portogallo, Viña Concha y Toro in Cile e Familia Torres in Spagna) offre un contributo pari a quello stanziato dall’OIV, consentendo la diversificazione della tipologia delle borse di ricerca offerte.

Borse di ricerca di breve periodo

Nell’attuazione del proprio Piano strategico, l’OIV concede ogni anno delle borse di ricerca a sostegno delle sue aree programmatiche prioritarie. Le borse proposte nel quadro di questo programma sono di breve periodo (da sei fino a un massimo di quindici mesi, per un importo massimo complessivo pari a 15.000 €) e sono intese per percorsi specifici di formazione postuniversitaria. I candidati individuati devono essere molto qualificati, desiderosi di avanzare nelle loro ricerche o migliorare la loro competenza e di tenersi al corrente degli ultimi progressi nel loro settore di studi o di lavoro.

 

Borse di ricerca triennali

Queste borse di ricerca sono rese possibili per la prima volta grazie al finanziamento combinato dell'OIV e del consorzio centri di ricerca di aziende internazionali. Hai un progetto di Ricerca e Sviluppo, desideri studiare o approfondire un'area di competenza scientifica compatibile con le tematiche prioritari dell'OIV, puoi beneficiare di un assegno di ricerca della durata di 3 anni per un importo massimo di € 50.000. Le parti interessate:

  • L’OIV, che firma un accordo con il beneficiario della borsa e con l’azienda.

  • Un candidato in possesso di titolo universitario di grado superiore che intenda intraprendere o proseguire studi di dottorato, post-dottorato o altre ricerche; che sia stato selezionato per svolgere un lavoro di ricerca per un periodo di tre anni. Il candidato non può essere un dipendente dell’azienda.

  • Uno o più centri di ricerca di aziende appartenenti al Consorzio, se necessario.

  • Un laboratorio universitario di ricerca associato a una scuola di dottorato che ammette e supervisiona il candidato per la parte accademica del lavoro.

 

Le borse di ricerca rispetteranno i seguenti principi:

a) Approccio sistemico: i lavori finanziati devono privilegiare una visione olistica delle operazioni vitivinicole e degli ecosistemi naturali in cui si svolgono.
b) Visione complessiva della catena di valore: i lavori finanziati devono orientarsi all’intera catena di valore, unendo produzione sostenibile e consumo sostenibile.
c) Trasformazione dei sistemi di produzione: i lavori finanziati devono proporre progressi evidenti per gli OSS delle Nazioni Unite.

 

Aree prioritarie per le borse di ricerca

Quest'anno si presterà particolare attenzione a:

  1. Conservazione e gestione sostenibile della biodiversità e degli ecosistemi nella transizione verso una catena di valore dell’uva e del vino rispettosa della natura.

  2. Gestione sostenibile e adattamento al cambiamento climatico.

  3. Suoli sani e vitali in viticoltura.

 

Tematiche prioritarie delle tre aree di ricerca

  1. Rigenerazione del suolo del vigneto e gestione sostenibile dell’agroecosistema del vigneto.

  2. Sviluppo, sperimentazione e valutazione di indicatori rilevanti della biodiversità applicabili su scala di vigneto e alla gestione paesaggistica delle zone vitivinicole (gestione del suolo).

  3. Metodologie e indicatori chiave della capacità di stoccaggio di CO2 nel suolo del vigneto (mitigazione).

  4. Riduzione e nuovi approcci o alternative per ridurre l’applicazione dei prodotti fitosanitari tradizionali (rame, biostimolanti e altri).

 

Altre tematiche rilevanti

  • Inventariazione, studio e conservazione delle risorse genetiche e dei genotipi delle varietà antiche e delle vecchie viti.

  • Studio di nuove tecniche per combattere le ampelopatie e i loro vettori: uso di virus contro gli attacchi virali, trattamenti fisici, resistenza ai giallumi, controllo sostenibile delle cicaline.

  • Varietà tolleranti per far fronte allo stress abiotico.

  • Uso sostenibile dell’acqua nella produzione di uva da tavola e impronta idrica nel settore vitivinicolo.

  • Produzione rigenerativa nel settore vitivinicolo.

  • Costi e aspetti finanziari della transizione per favorire la salute del suolo e il sequestro di carbonio nel suolo del vigneto.

  • Valutazione della sostenibilità (analisi dei costi del prodotto) e risultati economici delle politiche agroambientali, tenendo in considerazione i concetti di capitale naturale, biodiversità, ambiente, sequestro del carbonio, ecc.

  • Confronto tra certificazioni ambientali nel settore vitivinicolo.

  • Nuove sfide, opportunità e modelli competitivi e organizzativi nel settore vitivinicolo: transizione ecologica e digitale, logistica della catena di fornitura e commercio internazionale.

  • Enoturismo sostenibile quale elemento chiave per la conservazione e la promozione del patrimonio umano, sociale e culturale (del paesaggio vitivinicolo).

  • Studio del risparmio energetico nel processo di fermentazione.

  • Studi sui prodotti primari e secondari dei lieviti non-Saccharomyces./p>

  • Nuove tecniche per il recupero e lo sfruttamento dei sottoprodotti dell’industria vinicola.

  • Gestione dell’instabilità del vino (instabilità del calcio, mannoproteine).

  • Riduzione del diossido di zolfo a livello tecnologico e microbiologico (“vini prodotti con un intervento minimo”, vini senza aggiunta di SO2).

  • Sviluppo e validazione di metodi analitici per la quantificazione dell’aggiunta di acqua esogena al succo d’uva, al mosto o al vino e modalità di influenza delle nuove tecnologie su tali analisi.

  • Contaminanti, tossine e additivi (in particolare zinco, alluminio, ecc.).

  • Valutazione dei rischi per la salute rappresentati dai residui di prodotti fitosanitari.

  • Effetti biologici e sulla salute umana del consumo di vino e dei nuovi prodotti dell’uva (rassegna bibliografica, meccanismi di intervento, sperimentazioni cliniche, ecc.).

  • Proprietà nutritive e benefici per la salute del consumo di uva da tavola, uva passa e succo d’uva.

  • Evoluzione delle abitudini di consumo e della percezione dei consumatori delle avvertenze nutrizionali e sanitarie, e/o delle certificazioni di prodotto alternative.