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04 Giu 2020

Il 29 maggio scorso l’OIV ha organizzato il webinar “Harvest management during Covid-19 crisis in the Southern Hemisphere – what can we learn from it?” [Gestione del raccolto durante la crisi del Covid-19 nell’emisfero australe: quali lezioni trarne?). Cinque esperti da Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Cile e Argentina hanno discusso della difficile situazione che si sono trovati ad affrontare negli ultimi tre mesi:

  • Tony Battaglene, amministratore delegato di Australian Grape and Wine Incorporated,
  • Jeffrey Clarke, direttore generale degli affari legali di New Zealand Winegrowers,
  • Yvette Van Der Merwe, direttrice esecutiva di South Africa Wine Industry Information and Systems (SAWIS),
  • Aurelio Montes, presidente di Vinos de Chile,
  • Daniel Rada, direttore dell’Observatorio Vitivinícola Argentino e docente di Economia internazionale presso l’Università nazionale di Cuyo, Argentina.
Condividendo i propri punti di vista ed esperienze, ciascun relatore ha fornito informazioni preziose a coloro che, nell’emisfero boreale, intraprenderanno tra qualche mese la vendemmia.Con la moderazione di Antonio Graça (Portogallo), segretario del Gruppo di esperti dell’OIV “Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico”, il webinar ha registrato l’assistenza di 518 persone da 46 paesi diversi. Per chi non avesse avuto la possibilità di vederlo in diretta, l’intero webinar è disponibile qui: In questo articolo se ne riassumono i punti salienti.Soluzioni governative efficientiIn Nuova Zelanda il settore vitivinicolo ha lavorato a stretto contatto con il governo che, nelle parole di Jeffrey Clarke, “ha fornito soluzioni realmente efficienti e ha riposto fiducia nel settore”, consentendo il successo ottenuto. Portare a termine la vendemmia e la vinificazione evitando la diffusione del contagio da Covid-19, rispettando le stringenti misure di contenimento della pandemia, è stato “particolarmente difficile”, ma “possibile”, sostiene Clarke. Nonostante l’evidente successo della gestione, è stata registrata una “certa riduzione dei volumi del raccolto laddove la vendemmia manuale non era possibile” oltre a “un considerevole aumento dei costi e dello stress”.In Australia è stato fondamentale “poter contare su una fonte affidabile unica” e Tony Battaglene ha spiegato come l’Australian Grape and Wine Incorporated sia divenuta portavoce sui media e punto di contatto governativo per le misure di sostegno. ”In assenza di tali misure non sarebbe stato possibile rimanere in attività e concludere la vendemmia”, ha affermato il relatore. Battaglene ha spiegato come durante la crisi del Covid-19 sono stati assicurati la circolazione della forza lavoro, il trasporto delle merci e le forniture per il settore vitivinicolo australiano grazie all’adozione di misure quali:
  • piani di gestione del rischio,
  • protocolli di pulizia,
  • igiene e disponibilità sufficiente di prodotti di sanificazione,
  • distanziamento sociale e definizione di turni,
  • protocolli di tracciabilità.
Inoltre, Battaglene ha sottolineato l’importanza degli strumenti digitali, che hanno permesso di svolgere telematicamente degustazioni, eventi vinicoli e programmi turistici virtuali. Ha però espresso anche la propria preoccupazione per il futuro: “Il vero impatto economico deve ancora farsi sentire. Per molte piccole imprese il peggio deve ancora arrivare: siamo infatti entrati in una recessione, l’occupazione tarderà a tornare ai livelli pre-Covid e ci sarà bisogno di molto tempo per recuperare la fiducia delle aziende e dei consumatori”. Trovare soluzioni creativeIn Sud Africa, dall’inizio della pandemia fino al 23 marzo, la vitivinicoltura non è stata inclusa tra le attività agricole essenziali, complicando la situazione del settore, aggravata ulteriormente dal divieto di vendita di alcolici nell’intero mercato del Sud Africa.Come ha affermato Yvette Van Der Merwe, solo il 26 marzo “le attività di raccolta e stoccaggio sono state considerate essenziali per evitare la perdita di beni agricoli primari”. Valutando “diverse misure adottate dal governo in materia di esportazioni e di mercato locale, sono stati identificati alcuni elementi cruciali”, ha detto la relatrice, in particolare diverse iniziative quali:
  • individuazione di nuove modalità creative di consolidare le relazioni coi clienti,
  • identificazione di opportunità,
  • e-commerce e vendite dirette/online,
  • digitalizzazione/sviluppo e applicazione di tecnologia,
  • nuove collaborazioni,
  • rafforzamento della collaborazione e della relazione coi clienti.
La previsione è essenzialeDaniel Rada ha analizzato il modo in cui il settore vitivinicolo argentino ha affrontato il Covid-19, elencando le misure adottate per portare a termine il processo. All’inizio della sua presentazione, Rada ha messo in guardia l’emisfero boreale insistendo sull’importanza della previsione. Tra le misure adottate durante la crisi, il relatore ha evidenziato:
  • uso di strumenti digitali quali elementi fondamentali nell’esecuzione delle attività,
  • aumento del tasso di impiego delle tecnologie disponibili,
  • disseminazione di informazioni a tutti gli attori della filiera,
  • concessione di prestiti governativi intesi a sostenere i costi della manodopera delle aziende vinicole,
  • mantenimento dei livelli occupazionali,
  • formazione e istruzione.
Aurelio Montes ha affermato che a febbraio, all’inizio della crisi sanitaria, in Cile era già in corso la vendemmia delle uve bianche. A marzo, vista la gravità della pandemia, il raccolto è stato “accelerato”. Nel timore delle misure governative che avrebbero potuto essere adottate, l’associazione Vinos de Chile ha organizzato diversi incontri con le autorità cilene per sostenere l’importanza della mobilità dei lavoratori durante il raccolto. Secondo il relatore, era fondamentale evitare l’interruzione delle attività in vigna. “Le autorità sono state molto costruttive e si sono rese conto del forte impatto che avrebbe generato l’eventuale imposizione di ostacoli eccessivi alla mobilità dei lavoratori. Pertanto, i lavori sono continuati, ma attuando misure per la protezione del personale, come il distanziamento sociale, mascherine, guanti, igiene delle mani, aumento dei turni (in particolare in cantina), ecc.”, ha spiegato Montes.In tal modo, nonostante la minaccia della pandemia, la vendemmia in Cile si è svolta abbastanza bene. “Abbiamo concluso il raccolto nella terza settimana di aprile, all’epoca il contagio in Cile era molto basso”, ha affermato il relatore, che si è congratulato con i lavoratori cileni, che “hanno continuato a lavorare con grande responsabilità e passione, senza assentarsi un solo giorno”. Guardando alle conseguenze della crisi, secondo Aurelio Montes il problema maggiore è di natura commerciale, vista la diminuzione del consumo sul posto. “Le vendite online hanno in piccola parte compensato le scarse le vendite sul posto (che rappresentano il 75% delle nostre vendite totali). Ma fortunatamente, nell’emisfero nord le cose stanno migliorando e la Cina, che per noi costituisce un mercato importante, sta riaprendo”, ha concluso.
CONCLUSIONI
Resilienza, pianificazione e trasparenza sono fattori chiave“Mettendo a frutto quanto appreso dalle crisi passate, ci si può preparare per gestire meglio le crisi future”. Il moderatore Antonio Graça ha introdotto le sue conclusioni sottolineando l’importanza della trasparenza nella gestione della crisi del Covid-19, come menzionato dal relatore della Nuova Zelanda, Jeffrey Clarke. E ha aggiunto: “la trasparenza di tutti i processi, non solo durante questa crisi, ma per la pianificazione di qualsiasi crisi futura, dà un senso di fiducia a tutte le parti e ai portatori di interesse della catena di valore”. In tal senso, Graça ha altresì ricordato un altro aspetto chiave citato da Yvette Van Der Merwe: l’importanza del coordinamento. “Unito a una solida pianificazione, il coordinamento di tutti gli attori è fondamentale e può determinare il successo o il fallimento di qualsiasi sforzo inteso in tal senso”. Finalmente, una spinta alla digitalizzazione “Avevamo già a disposizione numerosi strumenti digitali, ma non c’era una ragione impellente che ci spingesse a usarli. Ora che voi (nell’emisfero australe) li avete utilizzati a causa della crisi, non si tornerà indietro”, ha dichiarato il moderatore, spiegando che è “molto importante per l’emisfero boreale [rendersi conto] che a volte disponiamo di soluzioni che non utilizziamo, non perché inadeguate o impraticabili, ma semplicemente perché siamo abituati a fare le cose come le abbiamo sempre fatte e abbiamo la tendenza a resistere al cambiamento”. Ha quindi concluso affermando: “uno sforzo coordinato per superare quella resistenza è sempre un buon punto di partenza per uscire in buone condizioni dalla crisi”.Antonio GraçaIl coordinamento con i governi e le autorità locali è fondamentaleIl coordinamento con tutti gli attori del settore è molto importante. Sono necessari meccanismi e strumenti di comunicazione chiari per far passare il messaggio che il settore vitivinicolo è fondamentale e che riveste un ruolo importante nella vita delle comunità rurali in termini occupazionali, economici, paesaggistici, ecc.Il coordinamento con le autorità governative è necessario per garantire una continuità efficace e sicura delle operazioni durante la crisi, ma anche per garantire il sostegno finanziario e organizzativo post-crisi e permettere agli operatori di riprendersi dalle sue conseguenze. Il ruolo dell’OIVLa pandemia di Covid-19 ha dimostrato che l’OIV ha gli strumenti per ricoprire una posizione di primo piano nella gestione di una crisi. Innanzitutto, il messaggio del ruolo fondamentale della vitivinicoltura deve essere evidenziato e promosso. In secondo luogo, la condivisione di esperienze e informazioni in caso di gravi crisi o cambiamenti tecnologici può risultare utile ai governi e al settore per adattarsi meglio alle nuove condizioni. Senza alcun dubbio, l’OIV deve rimanere una controparte importante dei governi.

19 Mag 2020

On 29 May at 12pm CET, the OIV will hold a webinar on how the pandemic hit the Southern Hemisphere during the grape harvest. 5 speakers from the Southern Hemisphere will explain how the vitivinicultural sector adapted to the situation on short notice to ensure the continuity of the grape harvest, what means and tools were implemented and what consequences it had.PROGRAMMEIn the current situation, it is the role and privilege of the International Organisation of Vine and Wine (OIV) to help inform and support the wine sector. The OIV relies on an international panel of experts from 47 countries and works on sharing and disseminating good practices throughout the world.Moderated by Antonio Graça, Secretary of the Sustainable Development and Climate Change experts group of the OIV (Portugal), this webinar will bring together five speakers from Argentina, Australia, Chile, New Zealand and South Africa to discuss the challenges of managing the COVID 19 crisis at grape harvest time in the Southern Hemisphere.SPEAKERSTony Battaglene, AustraliaChief Executive of Australian Grape and Wine IncorporatedJeffrey Clarke, New ZealandGeneral Manager Advocacy & General Counsel of New Zealand WinegrowersYvette Van Der Merwe, South AfricaExecutive Manager, South Africa Wine Industry Information and Systems (SAWIS)Aurelio Montes, ChilePresident, Wines of ChileDaniel Rada, ArgentinaDirector, Argentine Wine Observatory / Professor of International Economics, National University of Cuyo, Argentina MODERATORAntónio GraçaHead of Research and Development at Sogrape Vinhos SA, Secretary of Sustainable Development and Climate Change experts group - OIV

REGISTRATIONS
OIV Webinar [EN]Friday 29 May 12 pm (CET)Please register hereAbout the speakersTony BattagleneTony Battaglene is the Chief Executive of Australian Grape and Wine Incorporated (Australian Grape & Wine). Australian Grape & Wine is Australia’s national association of grape and wine producers, representing their interests at the national and international level. Australian Grape & Wine was incorporated on 1 February 2019 after Winemaker’s Federation of Australia (WFA) and Wine Grape Growers Australia merged to form a single representative body. Prior to taking on the Chief Executive role at Australian Grape and Wine, Tony Battaglene was Chief Executive of WFA.Vice president of the Economy & Law OIV commission Tony Battaglene as had a distinguished career working in the research, policy and agri-political space. He has worked as a scientist and economist before moving into a policy role with the Australian government.Jeffrey ClarkeJeffrey Clarke has been General Manager Advocacy & General Counsel of New Zealand Winegrowers since 2014. New Zealand Winegrowers is the unified national organisation for all of New Zealand's winemakers and independent grape growers. The organisation currently has approximately 700 grower members and 700 winery members.He is a Vice-President of FIVS (International Federation of Wines and Spirits), represents New Zealand industry at meetings of the International Organisation of Vine and Wine, and is a Director of The Tomorrow Project, a social change charity working to make responsible drinking the norm in New Zealand.Yvette van der MerwePresident of the Expert group on Economic analysis, markets and consumption under the Economy Commission at the OIV, Yvette van der Merwe is the Chief Executive Officer of South African Wine Industry and Systems (SAWIS). She deals with certification of wine in terms of the Wine of Origin Scheme of the Liquor Products Act and the management of statistical information in terms of the Marketing of Agricultural Products Act.Aurelio MontesAurelio Montes is a graduate Agricultural Engineer from the Catholic University of Chile and a renowned Chilean oenologist. He is a pioneer in hillside plantations in Chile and contributed to the recognition of Chilean wines abroad. Aurelio's own winery, Montes Wines, pays specific attention to the development of a sustainable culture at all stages of the production process. He also worked on wine-growing regions that were originally not planted with vines and explored new areas to cultivate vines.Daniel RadaGraduated in Economics, Daniel Rada is Tenured Professor of International Economics at the Faculty of Economic Sciences, of the National University of Cuyo, and Lecturer in International Monetary Economics at the same university.From 2008 to 2014, he worked as Assistant General Manager of the Corporación Vitivinícola Argentina (COVIAR), in charge of the Administration and Financial Management. During this period, he was involved in issues related to the wine industry, addressing aspects of corporate strategy development, sectoral studies, monitoring of the strategic plan (development of goals, indicators, etc.), project evaluation and development of information on the vitivinicultural sector.He was in charge of the formulation and implementation of the Argentine Wine Observatory project and is currently its Director.About the moderatorAntónio GraçaAntónio Graça is the Head of Research and Development at Sogrape Vinhos SA. He holds a MSc. degree in Oenology. In 2009, he cofounded PORVID - Portuguese Association for Grapevine Diversity, being in its Board of Directors since. He acts as Secretary with the Sustainable Development and Climate Change expert group of the OIV. He assisted in the creation of the first European research agenda for the wine industry by the CEEV - Comité des Entreprises Européennes de Vin, published as position paper in 2016. Antonio has published several scientific works, co-authored OIV expertise documents and is currently focusing on genetic resources conservation, climate change adaptation, resilience and precision management of production systems.

18 Mag 2020

È con rammarico che dobbiamo informarvi della cancellazione/rinvio del 43º Congresso mondiale della vigna e del vino dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che avrebbe dovuto celebrarsi nel 2020 a Santiago del Cile (Cile). Abbiamo ricevuto contestualmente la comunicazione dell'Uzbekistan di voler rinviare il congresso previsto per il 2021 a Samarcanda. Il Congresso mondiale della vigna e del vino rappresenta un momento cruciale delle attività dell'OIV. Ospitato storicamente ogni anno da uno dei 47 Stati membri dell'Organizzazione, il congresso è un luogo di incontro per scienziati di diverse discipline e di condivisione di opinioni e conoscenze. È l'occasione per presentare i risultati dei lavori svolti negli ambiti della viticoltura, dell'enologia, dell'economia e dello sviluppo normativo del settore, nonché della sicurezza alimentare e degli effetti sulla salute. Per il 2020, scienziati provenienti da tutto il mondo erano stati invitati in Cile per presentare i propri lavori e condividere le proprie esperienze sul tema “Adattamento a nuovi scenari: le sfide della produzione, della società e del mercato”. L'OIV sta lavorando a nuove modalità di promozione dei congressi in modo da compensare la cancellazione di questi convegni nei prossimi due anni. Maggiori informazioni verranno comunicate a tempo debito. Nel frattempo, è possibile consultare le pubblicazioni degli abstract dei passati congressi al seguente link. A nome del comitato organizzativo in Cile e del Segretariato dell'OIV, cogliamo l'occasione per ringraziarvi dell'attenzione e speriamo di poter contare sulla vostra partecipazione al prossimo Congresso mondiale della vigna e del vino. Restiamo a disposizione per qualsiasi domanda che vorrete porci al riguardo scrivendo a papers[at]oiv.int. Riguardatevi. I più cordiali saluti da parte dell’OIV.

14 Mag 2020

In an effort to keep the pace of the digitalisation process that is currently affecting all sectors of the economy, including the international public sector, the OIV intends to contract a consultant/partner to collaborate on the design and planification of a comprehensive and detailed strategy of digital transformation of the organisation.Behind this project there is the awareness that the OIV needs a global view on IT projects to update and optimise its capacity and efficiency in terms of both internal/external communication with its stakeholders and data/information management.All information here

06 Mag 2020

Con l’obiettivo di adeguarsi alle eccezionali circostanze attuali, l’OIV introduce delle misure derogatorie relative alla distribuzione geografica dei giurati dei concorsi internazionali.Durante questa fase transitoria, l’OIV sostiene l’attività del settore vitivinicolo invitando i concorsi a ricorrere ad assaggiatori provenienti dal proprio paese. Con l’intenzione di lanciare un forte segnale internazionale in questi tempi tormentati, l’OIV non solo consente, ma raccomanda agli organizzatori di ricorrere ad assaggiatori provenienti dal proprio paese che abbiano esperienze verificabili in concorsi internazionali. Le ragioni di tale iniziativa istituzionale sono da ricercarsi nella consapevolezza della necessità di ridurre gli spostamenti per limitare la propagazione del virus. Tale misura derogatoria temporanea sarà di applicazione dal 6 maggio 2020 al 31 dicembre 2021.Regole derogatorie dell’OIV per i concorsi correlate al COVID-19 [EN]Il patrocinio dell’OIV

03 Mag 2020

Nel 1930, il "Premio dell'Ufficio Internazionale del Vino" viene creato per ricompensare 3 categorie diverse di pubblicazioni mediante l'attribuzione di una somma di denaro destinata a incoraggiare la ricerca. 1ª) "lo studio delle questioni inerenti alla chimica vinicola e all'enologia", 2ª) "la miglior opera originale su una procedura in grado di rilevare l'aggiunta di zucchero al mosto o al vino", 3ª) "le migliori opere riguardanti il vino".Leggi l'articolo completoArticolo I

21 Apr 2020

NEL 2019

  • La superficie del vigneto mondiale è stimata in 7,4 Mio ha, stabile dal 2016.
  • La produzione mondiale di vino, esclusi succhi e mosti, è stimata in 260 Mio hl, in netto calo rispetto alla produzione eccezionalmente alta del 2018.
  • Il consumo mondiale di vino è stimato in 244 Mio hl, registrando un +0,1% rispetto all'anno precedente.
  • Il mercato mondiale delle esportazioni di vino si espande sia in volume, con una stima di 105,8 Mio hl (+1,7%), sia in valore, con 31,8 Mrd EUR (+0,9%).
  • In base alle prime stime, il volume della produzione di vino 2020 nell’emisfero sud sarà ridotto nella maggior parte dei paesi (salvo il Sud Africa e l'Uruguay).
Comunicato stampaNota de congiuntura vitivinicola mondialePresentazione PPT [EN]

19 Apr 2020

The Director General of the OIV invites you to :A live webcast press conference, available with simultaneous interpreting into English, French, Spanish, Italian and German.Thursday, 23 AprilFrom 12 to 2PM.To follow the web conference, please click on this link: https://live.kudoway.com/br/110113476848Useful information:Join the meeting via computer:•You must be on Google Chrome or Firefox•Have your headset with microphone ready•When the time comes, join the meeting by clicking on this link:https://live.kudoway.com/br/110113476848Join the meeting via smartphone:•Download the KUDO app: App Store, Play Store•Have your headset with microphone ready•When the time comes, open the KUDO app, click 'join with session ID' and join the meeting by entering the following session ID: 110113476848

15 Apr 2020

Nello studio vengono presi in esame i dati di 82 paesi per il periodo 2002-2018, al fine di compiere un’analisi della produzione e del consumo di vino spumante sia a livello mondiale che nazionale e di studiare le dinamiche degli scambi internazionali.Il Focus dell'OIV sul mercato globale dei vini spumanti è un aggiornamento dell’approfondimento del 2014. Negli ultimi vent’anni, il mercato del vino spumante è cresciuto a un ritmo elevato per rispondere alla forte domanda mondiale. Nel 2018, la produzione mondiale di vino spumante ha toccato per la prima volta i 20 Mio hL, con una crescita complessiva del 57% dal 2002.Vai al Focus dell'OIV The global sparkling wine market [EN]Una panoramica complessiva sulle evoluzioni recenti del settore dei vini spumanti.

13 Apr 2020

Il passato 9 aprile i direttori generali dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), Qu Dongyu da Roma e Pau Roca da Parigi, si sono riuniti telematicamente nel rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia.Nel corso di questo incontro bilaterale sono state discusse le modalità per rafforzare la cooperazione tra le due organizzazioni intergovernative.L'OIV e la FAO hanno lavorato insieme all'elaborazione di norme in materia di prodotti della vite e dell’uva e dei limiti relativi (contaminanti, residui, ecc.) per tutelare la salute dei consumatori e garantire le buone pratiche nel commercio alimentare, accogliendo l'OIV come osservatore presso la Commissione del Codex Alimentarius. L'OIV auspica di approfondire la già eccellente cooperazione con la FAO in materia di sicurezza e qualità. Leggi il comunicato stampa completo

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