
In questa occasione, Monika Christmann ha presentato la situazione del settore vitivinicolo a livello mondiale e le sue principali evoluzioni.
Ha inoltre affrontato diverse questioni sulle quali è al lavoro l'OIV e che rappresentano altrettante sfide per il futuro della vitivinicoltura: questioni ambientali, sanitarie, di etichettatura...
La Presidente dell'OIV si è congratulata per la buona collaborazione con l'AREV, che gode dello statuto di osservatore presso l'Organizzazione.

L'Assemblea delle regioni europee viticole è un organismo che riunisce le regioni viticole d'Europa (a livello politico e professionale) e che ha come missione la difesa e la promozione della viticoltura europea. L'AREV conta tra i suoi membri 65 regioni in rappresentanza di 18 paesi.
Foto: Monika Christmann con il nuovo Presidente dell'AREV, Emiliano García-Page Sánchez (della regione della Castiglia-La Mancia, Spagna).


In presenza dei 123 Stati membri del Codex Alimentarius e nell'ambito delle relazioni tra la Commissione del Codex e le altre organizzazioni internazionali, Monika Christmann ha preso parte alla tavola rotonda presieduta dal dott. Awilo Ochieng Pernet, presidente della Commissione, sulla collaborazione tra il Codex Alimentarius e gli altri organismi intergovernativi, in particolare nel campo dello sviluppo sostenibile.
La presidente dell'OIV ha sottolineato la partecipazione dell'OIV a diversi progetti in corso presso il Codex e la consistenza del suo contributo nelle discussioni sulle disposizioni relative agli additivi alimentari riportati nella Norma generale per gli additivi alimentari (NGAA). Ha anche insistito sulla necessità di assicurare la coerenza tra le norme del Codex e quelle dell'OIV, in particolare per ciò che concerne gli additivi alimentari adoperati nei vini d'uva.
Inoltre, ha dichiarato che l'OIV tiene in alta considerazione i lavori del Codex, così come quelli del Comitato congiunto di esperti FAO/OMS sugli additivi alimentari (JECFA) per evitare una duplicazione delle iniziative e la creazione di norme internazionali divergenti.
Relativamente allo sviluppo sostenibile, la presidente ha comunicato che l'OIV ha recentemente posto in essere iniziative che tengono conto non solo dell'aspetto agronomico, ma anche degli aspetti economici e sociali.
La presidente dell'OIV ha concluso affermando la necessità di proseguire la collaborazione e il coordinamento per quanto concerne le attività di interesse comune tra OIV e Codex.


Dopo un avvio di carriera nel settore automobilistico e della sicurezza stradale, Laflamme si è unito alla Régie des alcools, des courses et des jeux del Québec (Canada), di cui è stato presidente e direttore generale. Appassionatosi al settore del vino, è stato promotore della creazione del concorso Sélections Mondiales des Vins et Spiritueux Canada, che presiedeva dal 2006.
Degustatore riconosciuto a livello internazionale, ha promosso anche la creazione della Federazione mondiale dei grandi concorsi internazionali di vini e alcolici (Vinofed), di cui è stato segretario generale e poi presidente.
Vero e proprio "degustatore volante", anfitrione di tutti i prestigiosi concorsi di vino del pianeta, era altrettanto appassionato di crociere di lunga durata.
Membro di numerosissime confraternite bacchiche, di cui ha presieduto anche il raduno mondiale, Ghislain K. Laflamme era un uomo di grande cultura, appassionato di storia e fiero delle sue origini bretoni, che amava condividere con grande umorismo gli innumerevoli aneddoti di una vita dedicata al diritto e al vino.
L'OIV si unisce al dolore della sua famiglia e dei suoi cari.


Titolare della cattedra di Tecnologia degli alimenti presso l'Università di Valencia, della quale è stata la prima ingegnere agronoma nel 1966, e l'Università di Navarra, la prof.ssa Casp era conosciuta in tutto il mondo per i suoi lavori e le sue pubblicazioni in materia di tecnologia e sicurezza alimentare.
Membro della delegazione spagnola presso l'OIV, ha presieduto il Gruppo di esperti "Formazione" dal 2001 al 2007 e ha dato un grande contributo alla realizzazione del database dei corsi internazionali di formazione vitivinicola. Il suo impegno nel mondo dell'università e della ricerca è continuato inoltre come presidente dell'Associazione universitaria internazionale del vino (AUIV), un osservatore presso l'OIV.
Sarà ricordata come una persona affettuosa, dalle apprezzate qualità umane e dalle competenze scientifiche riconosciute.
L'OIV si unisce al dolore del marito e della famiglia.

(c) Eva Mañez

Dal 13 al 17 settembre si è tenuta a Fangshan, vicino a Pechino, la prima edizione del Forum internazionale di vini e cucina cinese.
La manifestazione, patrocinata dall'OIV, aveva il fine di promuovere il vino in Cina in abbinamento con la cucina cinese.
Una ventina di esperti (sommelier, master of wine, top-chef e giornalisti specializzati), di cui un terzo proveniente da paesi stranieri, hanno proceduto a selezionare i migliori abbinamenti tra una dozzina di piatti tradizionali della cucina cinese e un campione di vini selezionati tra 300 vini di tutto il mondo. In programma c'erano anche un'esposizione internazionale di vini e una serie di conferenze sul tema "vino e cultura".

All'evento, organizzato con il sostegno del governo del distretto di Fangshan e di una ventina di aziende vitivinicole del distretto, hanno partecipato diverse migliaia di persone.
Il direttore generale dell'OIV, in seguito a una presentazione dell'Organizzazione, ha colto l'occasione per offrire una panoramica del settore vitivinicolo mondiale e delle principali sfide per l'avvenire, soffermandosi sulle diverse iniziative volte a promuovere la vitivinicoltura attraverso la sua dimensione storico-culturale.

Durante la visita in Cina, Jean-Marie Aurand ha incontrato a Pechino Qu Dongyu, viceministro dell'Agricoltura incaricato della cooperazione internazionale, ed è stato ricevuto da Bian Zhenhu, presidente della China Chamber of Commerce of Import and Export of Foodstuffs and Native Produce (CFNA), organismo del ministero del Commercio cinese.


Il direttore generale si è complimentato per lo sviluppo delle relazioni tra la Cina e l'OIV, in particolare con le regioni che godono dello status di osservatore (Yantai nello Shandong e Ningxia), ma anche con la facoltà di Enologia dell'Università di Yangling.
L'OIV riceve un numero crescente di richieste da tutte le regioni viticole cinesi, in un momento in cui il settore vitivinicolo di questo paese conosce un forte sviluppo.
Jean-Marie Aurand ha espresso ai propri interlocutori il desiderio che tale cooperazione possa sfociare in una piena e completa adesione della Cina all'OIV.
Con una superficie di 875.000 ettari, di cui l'85% è destinato alla produzione di uva da tavola, il vigneto cinese è il secondo al mondo.
La Cina si situa al primo posto tra i paesi produttori e consumatori di uva da tavola. La produzione di vino ha raggiunto 11,5 milioni di ettolitri (8º posto mondiale), per un consumo di 17 milioni di ettolitri (5º posto mondiale).