42º Congresso dell'OIV: la terza edizione ospitata dalla Svizzera è stata un successo

21 Jul 2019

Grazie al lavoro del comitato organizzativo e del comitato scientifico svizzeri, presieduti rispettivamente da Simone de Montmollin e François Murisier, tra il 15 e il 19 luglio 2019, Ginevra si è trasformata nella capitale mondiale della vitivinicoltura.

Membro dell’OIV dal 1934, la Svizzera aveva già ospitato il Congresso mondiale della vigna e del vino nel 1955 e nel 1977.

La 17ª Assemblea generale dell'OIV ha concluso la settimana con l'approvazione di 18 nuove risoluzioni.

Nella fotografia: Adrian Aebi, sottosegretario dell'Ufficio federale dell'agricoltura della Confederazione elvetica; Pau Roca, direttore generale dell'OIV; Marco Romano, presidente dell'Interprofessione della vite e dei vini svizzeri (IVVS); Nathalie Fontanet, consigliere di stato del Cantone di Ginevra; François Murisier, presidente del comitato scientifico del 42º Congresso dell'OIV; Simone de Montmollin, presidente del comitato organizzativo del 42º Congresso dell'OIV; Regina Vanderlinde, presidente dell'OIV; Monika Christmann, vicepresidente dell'OIV; Luigi Moio, secondo vicepresidente (e vicepresidente scientifico) dell'OIV.

Le aspettative ambientali

Avendo come tema centrale "Preservare e innovare: aspettative ambientali, economiche e sociali" i dibattiti del Congresso dell'OIV si sono concentrati in particolare sul cambiamento climatico, a cui la vite è particolarmente sensibile, sulla valorizzazione dei prodotti (terroir, origine, qualità sanitaria e alimentare dei prodotti della vite, tenore zuccherino, allergeni,...) e ancora sulla protezione della vite, con la questione molto attuale della gestione degli input.

Questo tema è stato inoltre l'oggetto di una conferenza pubblica dal titolo "Approccio razionale all'uso degli input: contributi scientifici e percezione dei consumatori", tenutasi il giorno di apertura del Congresso.

La presidente dell’OIV, Regina Vanderlinde, ha evidenziato l'eccellente qualità delle 348 presentazioni tecniche e scientifiche tra le quali alcuni presentate da paesi quali il Giappone o il Nepal

Il direttore generale dell'OIV, Pau Roca, che durante la cerimonia di apertura ha presentato un bilancio della situazione vitivinicola mondiale, si è congratulato per l'organizzazione svizzera di questo ottimo congresso, che è il 4º più importante in termini di numero di presentazioni degli ultimi dieci anni.

Le comunicazioni per le quali gli autori hanno ricevuto il consenso alla pubblicazione, saranno disponibili sul sito di EDP Sciences, Web of Conferences.

D'accordo con l'impegno per la sostenibilità dell'Organizzazione, questo 42º Congresso è stato il primo congresso dell'OIV "paper free", oltre ad aver visto, per la prima volta, l'uso di un'applicazione con cui è stato possibile consultare tutte le informazioni relative agli eventi e ai lavori scientifici presentati.

Le nuove risoluzioni dell'OIV

La 17ª Assemblea generale dell'OIV ha concluso la settima di lavori scientifici con l'adozione di 18 nuove risoluzioni.

I testi completi delle risoluzioni adottate saranno pubblicati prossimamente sul sito dell'OIV

Per quanto concerne il cambiamento climatico, una delle principali preoccupazioni del settore, è possibile evidenziare la risoluzione OIV-VITI 564B-2019, che definisce la selezione policlonale e un procedimento dell'OIV per il recupero e la conservazione della diversità intravarietale e la selezione policlonale della vite in vitigni con ampia variabilità genetica.

Le aspettative dei consumatori e la riduzione dell'uso di SO2: due questioni parimenti al centro del dibattito, sono state l'oggetto della risoluzione OIV-OENO 594A-2019, con cui si stabilisce un processo innovativo che consente, tra l'altro, di ridurre la carica microbica dei microrganismi indigeni, specialmente lieviti, nonché di ridurre le dosi di SO2 impiegate nella vinificazione.

La sintesi di tutte le risoluzioni è consultabile qui. I testi completi delle risoluzioni adottate saranno pubblicati prossimamente sul sito dell'OIV.

L’Assemblea dell'OIV ha inoltre assistito al passaggio di testimone tra la Svizzera e il Cile, Paese ospite del prossimo 43º Congresso mondiale della vigna e del vino, che si terrà a Santiago dal 23 al 27 novembre 2020.