
Il CNIFFI è l’organismo pubblico incaricato dell'elaborazione delle norme tecniche per le bevande fermentate.
Il dott. Ruf, che aveva già incontrato alcuni rappresentanti di questo organismo nel settembre del 2012, ha presentato le missioni e le attività dell'OIV nell'ambito delle pratiche enologiche e dei metodi di analisi alla delegazione del CNIFFI, con a capo il direttore, dott. Deliang Wang.
Il dibattito ha riguardato in particolar modo le attività dell'OIV e l'impatto delle sue norme sulla vitivinicoltura mondiale, specialmente per quanto concerne i metodi di analisi. I membri del CNIFFI hanno enfatizzato l'importanza delle norme dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, e hanno ricordato l'impegno profuso dal loro Istituto, insieme al Centro tecnologico di ispezione e quarantena (IQTC) della regione del Guangdong, per la traduzione in cinese della Raccolta dei metodi di analisi dell'OIV. Questi hanno inoltre indicato che, recentemente, i metodi di analisi dell'OIV relativi alla determinazione del rapporto isotopico del carbonio e dell'ossigeno, sono stato ripresi dalle norme analitiche cinesi.
Infine, i rappresentanti del CNIFFI hanno sottolineato l'importanza del lavoro dell'OIV e il loro interesse nella prosecuzione degli scambi di informazioni tra le due istituzioni.



Jean-Marie Aurand, la cui prima visita come rappresentante dell'OIV è stata per l'appunto in Moldova nel 2014, ha preso atto delle recenti trasformazioni dell'industria vitivinicola nazionale, che ha posto in essere un piano di ristrutturazione e modernizzazione della sua antica e rinomata filiera.
Vitalie Zaharia, direttore dell'Organizzazione per l’attrazione degli investimenti e la promozione delle esportazioni dalla Moldova (MIEPO), ha ricordato i progressi del settore vitivinicolo, che esporta quasi il 90% della produzione e che necessita ancora di sostegno per incentivare enoturismo, il trasferimento tecnologico e il marketing strategico.

Il direttore generale dell'OIV ha sottolineato l'importanza di promuovere la partecipazione attiva dei delegati moldovi ai lavori dell'OIV, affinché, nell'ambito della riforma del settore, sia possibile appoggiarsi alla rete scientifica dell'Organizzazione. Sono stati menzionati inoltre anche altri progetti, tra cui la preparazione di una giornata tecnica a Chisinau per i professionisti moldovi e l'organizzazione del Congresso mondiale della vigna e del vino e dell'Assemblea generale dell'OIV in Moldova dopo il 2018.
Ricordando il successo dell'evento del 2011, organizzato da Lilian Moraru, divenuto poi ambasciatore della Moldova in Francia, Aurand ha menzionato la possibilità di accogliere nei saloni dell'OIV una presentazione di vini moldovi.

Sebbene la ricchezza della documentazione scientifica, tecnica ed economica dell'OIV sia stata più volte riconosciuta dagli esperti e dagli utenti del sito www.oiv.int, la sua presentazione un po' démodé e il gran numero delle voci tra cui navigare rendevano talvolta difficile l'individuazione delle informazioni desiderate.
Si è quindi scelto di privilegiare 5 sezioni principali che consentono di accedere alle informazioni sull'OIV, alle notizie del settore, agli eventi in agenda, alle norme e ai documenti tecnici e ai database e statistiche.
Ognuna di esse è poi organizzata in modo che le categorie in cui sono suddivise le informazioni siano subito visibili, presentando chiaramente all'utente il ventaglio di scelta che gli viene offerto.

In linea con gli sforzi volti all’aumento della comunicazione realizzati attraverso Facebook e Twitter, il nuovo sito dà maggiore visibilità alle notizie e agli eventi del settore, consentendo anche di ritrovare le notizie quotidiane dell'OIV attraverso un'area stampa dedicata.
Va da sé che il complesso delle risoluzioni adottate dall'Organizzazione continua a essere accessibile, così come lo sono l'insieme dei codici, delle linee guida e degli altri documenti di competenza collettiva da approfondire.
Infine, nuovi strumenti consentiranno di approfittare della ricchezza delle informazioni contenute nei database sulle indicazioni geografiche, le varietà di vite, i corsi di formazione e, ovviamente, le statistiche vitivinicole internazionali.
Lo spazio IntraOIV, riservato ai delegati e agli esperti nominati dagli Stati membri e dagli osservatori, è rimasto identico.
Buona navigazione!


La dimensione del vigneto mondiale raggiunge nel 2015 i 7543 mha; la superficie viticola cinese continua a crescere (+34 mha), confermando il secondo posto a livello mondiale.
La produzione mondiale di vino è aumentata del 2,2% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 274,4 Mio hl nel 2015.
A partire dalla crisi economica del 2008, il consumo mondiale di vino si stabilizza ed è stimato in 240 Mio hl nel 2015.
Il commercio mondiale di vino continua a crescere in volume, ma soprattutto in valore: 104,3 Mio hl (+1,8%), 28,3 Mrd EUR (+10,6%).
Nota de congiuntura vitivinicola mondiale
Presentazione PPT [FR]

Il seminario, organizzato dalla facoltà di Enologia della Northwest A&F University, presieduta dai professori Li Hua e Hua Wang, ha visto la presenza di centinaia di partecipanti, tra esperti, accademici, professionisti del settore vitivinicolo e studenti.
La facoltà di Enologia di Yangling è una delle più importanti e prestigiose della Cina. Ogni anno forma circa 500 esperti in viticoltura ed enologia a diversi livelli.

Oltre alle relazioni tecniche sulle attività vitivinicole, i lavori hanno anche previsto diverse presentazioni sulla congiuntura e le prospettive del settore nelle principali regioni viticole cinesi.
Presente per l'occasione, il direttore generale dell'OIV ha fatto una sintesi delle tendenze generali della viticoltura mondiale, evidenziando le sfide principali per il futuro e il ruolo dell'OIV in tale contesto.

La Cina ha ribadito le proprie ambizioni nel settore vitivinicolo. Con il secondo vigneto del mondo per due anni consecutivi (830.000 ettari destinati alla produzione di uva da tavola e uva da vino), dopo la Spagna e davanti alla Francia, la Cina è l'8º produttore mondiale di vino, con 11 milioni di ettolitri nel 2015. Dopo due anni di stagnazione, il consumo 2015 ha fatto segnare una ripresa, portando la Cina al 5º posto della classifica dei paesi consumatori.
Jean-Marie Aurand ha prolungato la sua permanenza nel paese asiatico per diversi incontri con le autorità cinesi e i rappresentanti dell'Associazione cinese delle bevande alcoliche (China Alcoholic Drinks Association) mirati al rafforzamento dei legami tra Cina e OIV, in prospettiva di una futura adesione.