Additivi nel vino: il Codex Alimentarius riapre le discussioni

15 Sep 2021

La 52ª riunione del Comitato del Codex sugli additivi alimentari (CCFA) si è svolta in modalità telematica dall’1 al 10 settembre 2021 su gentile invito del governo cinese. Durante la riunione, a cui ha partecipato il coordinatore scientifico dell'OIV Jean-Claude Ruf, sono state approvate diverse decisioni.

Dr. Yongxiang Fan, Presidente del Comitato del Codex sugli additivi alimentari

In particolare, su proposta della delegazione cilena, il Comitato ha discusso della possibile ripresa dei lavori sugli additivi nel vino in seno al Codex Alimentarius. Questi lavori sono sospesi dal 2017 per la mancanza di consenso circa il riferimento all’OIV in una nota a piè di pagina relativa all’applicazione delle buone pratiche di fabbricazione (BPF).

Durante la riunione è stato quantomeno espresso un consenso alla ripresa delle discussioni vista l’importanza di aprire nuovamente questi lavori nell’ambito del commercio internazionale.

Sebbene la competenza dell'OIV venga riconosciuta da molti paesi, alcuni membri ritengono che le norme del Codex dovrebbero essere elaborate e applicate a livello mondiale e non dovrebbero fare riferimento a norme stabilite da altre organizzazioni; altri, favorevoli ai lavori, hanno sottolineato l’importanza di ottenere delle informazioni pertinenti da parte dei membri.

L’OIV ha esortato a una collaborazione più stretta tra il CCFA e l’OIV al fine di evitare la duplicazione di norme internazionali per il vino d’uva.

In veste di osservatore presso il Codex Alimentarius, l’OIV ha preso atto delle preoccupazioni espresse dai membri e ha sottolineato la sua disponibilità a partecipare ai lavori offrendo il proprio contributo in uno spirito di compromesso. In conclusione, il Comitato ha deciso che il Cile, in collaborazione con l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America, preparerà un documento di discussione per la prossima riunione del CCFA e che la lista degli additivi per la categoria dei vini d’uva in attesa di approvazione verrà mantenuta alle fasi attuali.

Inoltre, il Comitato ha chiesto al JECFA di rivalutare i limiti di piombo nelle monografie sulla bentonite, le diatomee e il carbone attivo. Sulla base delle valutazioni del JECFA, le corrispondenti monografie del Codex enologico internazionale dell'OIV potrebbero essere sottoposte a revisione.