30 Mar 2016
Jean-Marie Aurand, la cui prima visita come rappresentante dell'OIV è stata per l'appunto in Moldova nel 2014, ha preso atto delle recenti trasformazioni dell'industria vitivinicola nazionale, che ha posto in essere un piano di ristrutturazione e modernizzazione della sua antica e rinomata filiera. Vitalie Zaharia, direttore dell'Organizzazione per l’attrazione degli investimenti e la promozione delle esportazioni dalla Moldova (MIEPO), ha ricordato i progressi del settore vitivinicolo, che esporta quasi il 90% della produzione e che necessita ancora di sostegno per incentivare enoturismo, il trasferimento tecnologico e il marketing strategico. Il direttore generale dell'OIV ha sottolineato l'importanza di promuovere la partecipazione attiva dei delegati moldovi ai lavori dell'OIV, affinché, nell'ambito della riforma del settore, sia possibile appoggiarsi alla rete scientifica dell'Organizzazione. Sono stati menzionati inoltre anche altri progetti, tra cui la preparazione di una giornata tecnica a Chisinau per i professionisti moldovi e l'organizzazione del Congresso mondiale della vigna e del vino e dell'Assemblea generale dell'OIV in Moldova dopo il 2018.Ricordando il successo dell'evento del 2011, organizzato da Lilian Moraru, divenuto poi ambasciatore della Moldova in Francia, Aurand ha menzionato la possibilità di accogliere nei saloni dell'OIV una presentazione di vini moldovi.
24 Mar 2016
Il CNIFFI è l’organismo pubblico incaricato dell'elaborazione delle norme tecniche per le bevande fermentate.Il dott. Ruf, che aveva già incontrato alcuni rappresentanti di questo organismo nel settembre del 2012, ha presentato le missioni e le attività dell'OIV nell'ambito delle pratiche enologiche e dei metodi di analisi alla delegazione del CNIFFI, con a capo il direttore, dott. Deliang Wang.Il dibattito ha riguardato in particolar modo le attività dell'OIV e l'impatto delle sue norme sulla vitivinicoltura mondiale, specialmente per quanto concerne i metodi di analisi. I membri del CNIFFI hanno enfatizzato l'importanza delle norme dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, e hanno ricordato l'impegno profuso dal loro Istituto, insieme al Centro tecnologico di ispezione e quarantena (IQTC) della regione del Guangdong, per la traduzione in cinese della Raccolta dei metodi di analisi dell'OIV. Questi hanno inoltre indicato che, recentemente, i metodi di analisi dell'OIV relativi alla determinazione del rapporto isotopico del carbonio e dell'ossigeno, sono stato ripresi dalle norme analitiche cinesi.Infine, i rappresentanti del CNIFFI hanno sottolineato l'importanza del lavoro dell'OIV e il loro interesse nella prosecuzione degli scambi di informazioni tra le due istituzioni.
23 Mar 2016
La competizione di quest’anno, patrocinata dall’OIV, ha visto la partecipazione di ben 1854 vini (il 20% in più rispetto al 2015) provenienti da 21 paesi diversi.Il direttore generale dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Jean-Marie Aurand, si è complimentato per questo nuovo successo.I vini vengono valutati e selezionati da una giuria indipendente e di grande esperienza secondo le norme internazionali stabilite dall'OIV, che ne garantiscono la serietà e la trasparenza.Al pari degli altri concorsi internazionali di vini patrocinati dall'OIV, anche il Bacchus contribuisce alla conoscenza dei vini del mondo e della loro diversità. Consente inoltre ai produttori di misurarsi con un’economia mondiale sempre più globalizzata e, più in generale, partecipa alla promozione dell'immagine e della cultura del vino.
18 Mar 2016
Per partecipare a questa conferenza stampa i giornalisti sono pregati di inviare un’email con il loro nome e i dati professionali per l’accreditamento a press@oiv.intData: lunedi 18 aprile 2016 Ora: 11:00Luogo: Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), rue d’Aguesseau, 18 Parigi 75008. Metro Madeleine o Concorde [vedi sulla mappa]
17 Mar 2016
La presidente dell'OIV, dott.ssa Monika Christmann, ha guidato in questa riunione la delegazione dell'Organizzazione, che includeva anche il coordinatore scientifico dell’OIV, dott. Jean-Claude Ruf.Tra i diversi punti all'ordine del giorno, uno in particolare ha interessato le disposizioni relative agli additivi alimentari della categoria di alimenti 14.2.3 (Vini di uva) e sottocategorie.Il vino di uva figura nell'allegato 3, pertanto gli additivi il cui uso è ammesso nella categoria “vini di uva” e nelle sue sottocategorie devono essere valutati caso per caso.Nel 2015, il Comitato ha deciso di istituire un gruppo di lavoro telematico per studiare le ragioni che dividono i membri favorevoli a catalogare gli additivi in base a limiti massimi numerici da quelli che propendono per le buone pratiche di fabbricazione (BPF), al fine di proporre un approccio comune. Sono stati identificati quattro questioni che suscitano preoccupazione rispetto all'uso degli additivi nei vini: identità del vino, stabilità del vino, applicabilità mondiale dei limiti e innovazione nel settore vinicolo. Con l’obiettivo di giungere a un accordo, è stato proposto un approccio comune per stabilire il limite per gli additivi nei vini come BPF rimettendo ad organismi di competenza internazionalmente riconosciuta la descrizione delle BPF relative a tali additivi. Ciò nonostante, sebbene un gran numero di membri abbia suggerito di indicare l'OIV come riferimento, non è stato raggiunto alcun accordo.In seguito a lunghi dibattiti e in mancanza di un accordo, il Comitato ha approvato la raccomandazione di istituire un gruppo di lavoro telematico, co-presieduto da Unione europea e Australia, al fine di elaborare un documento di discussione per la prossima riunione che raccolga le diverse raccomandazioni e le analisi relative a possibili emendamenti della Norma generale per gli additivi alimentari del Codex per i vini di uva.Parallelamente a tali dibattiti, la presidente dell'OIV ha avuto l’opportunità di stabilire contatti con i rappresentanti di numerose delegazioni e con quelli della FAO e del JECFA, nonché con la Segreteria del Codex Alimentarius.[EN] OIV Comments on grape wine issue - CRD 19[EN] OIV Statement in session - CRD 34
14 Mar 2016
Nel corso di questa trasferta egregiamente organizzata dal ministero degli Affari esteri indiano, Jean-Marie Aurand ha incontrato a Delhi i responsabili dei diversi dipartimenti ministeriali e delle istituzioni competenti: ministero degli Affari esteri, ministero dell'Agricoltura, ministero dell’Industria agroalimentare e ministero del Commercio.Il direttore generale ha presentato le varie attività dell'OIV e ha augurato un rafforzamento della partecipazione degli esperti indiani ai lavori dell'Organizzazione.Tale augurio è risultato essere ampiamente condiviso dai diversi interlocutori in un momento in cui l'India non nasconde le sue ambizioni di sviluppo del settore vitivinicolo, non solo per quanto riguarda la produzione di uva da tavola e uva passa, ma anche per il vino.Durante un incontro con il presidente dell'Autorità per la normazione e la sicurezza degli alimenti, Jean-Marie Aurand ha sottolineato l'importanza data all'armonizzazione internazionale delle norme e delle pratiche enologiche al fine di migliorare le condizioni di produzione e di commercializzazione del vino. L'azione dell'OIV è centrale per questi obiettivi e si esprime in particolare con il Codice internazionale delle pratiche enologiche, sul quale sono basate numerose normative nazionali e internazionali.Ai contatti di Delhi è seguito un incontro con il direttore del Centro nazionale per la ricerca sull'uva, a Pune, una riunione con i rappresentanti dell'Associazione indiana dei produttori di vino e una visita a Nashik dei vigneti del gruppo Sula, la più grande azienda del settore vitivinicolo nazionale.Il vigneto indiano copre 120.000 ha, il cui 90% è dedicato alla produzione di uva da tavola e uva passa. Il paese sub-continentale è tra i cinque maggiori produttori mondiali di uva da tavola, che viene principalmente esportata verso i mercati occidentali e del Medio Oriente. Questa produzione, che arriva durante l'inverno australe, è particolarmente apprezzata.La produzione di vino è in costante sviluppo, spinta da una crescita dei consumi: nel 2014 si è attestata a 175.000 hl, raddoppiando negli ultimi 10 anni. Il consumo invece si è decuplicato, mostrando una forte crescita (dai 19.000 hl nel 2007 ai 190.000 hl nel 2014).
04 Mar 2016
Dopo aver ricordato le recenti trasformazioni della viticoltura bulgara ed aver sottolineato la posizione geograficamente strategica del proprio paese, Taneva ha assicurato ad Aurand il sostegno del Ministero e dell'Agenzia nazionale della vite e del vino per l'organizzazione del Congresso e dell'Assemblea generale dell'OIV.Il direttore generale dell'OIV ha ringraziato il ministro per l'offerta e ha annunciato che sarà sottoposta alla decisione del Comitato esecutivo il prossimo 16 aprile.
29 Feb 2016
L'OIV partecipa alla conferenza internazionale organizzata dall'AREV
18 Feb 2016
Durante un incontro con Yann Juban, assistente al direttore generale dell'OIV, Eduard Grama ha ricordato la rilevanza accordata al settore vitivinicolo, avendo lui stesso diretto una rinomata cantina moldava. Si è quindi complimentato per le buone relazioni esistenti con l'OIV e ha espressamente insistito sulla necessità di sviluppare lo scambio di competenze con la rete scientifica e tecnica dell'OIV. Questa rafforzamento avverrà tramite una partecipazione regolare di esperti e il progetto di laboratori tecnici a beneficio della filiera moldava, in collaborazione con l'Ente vitivinicolo nazionale, come sottolineato dal suo direttore, Dumitru Munteanu, anche lui presente all'incontro.Yann Juban ha espresso la propria soddisfazione per l'organizzazione del concorso di Chişinău, che rispetta pienamente le regole per il patrocinio dell'OIV e consente di constatare lo sviluppo qualitativo dei prodotti vitivinicoli moldavi nell'ambito degli investimenti avviati per la riforma del settore. Sul modello dell'evento tenutosi qualche anno fa presso la sede dell'OIV, è stato proposto inoltre di organizzare una presentazione di vini moldavi a Parigi.
17 Feb 2016
Uno dei temi centrali del congresso ha riguardato la gestione integrata degli organismi nocivi e delle malattie, basata sullo sviluppo di nuove tecnologie di precisione e controllo dell'applicazione dei pesticidi, che preservano la sicurezza degli alimenti e favoriscono lo sviluppo sostenibile del settore vitivinicolo. L'OIV è stata rappresentata dal capo dell'unità Viticoltura, Mario de la Fuente, che ha fatto una presentazione sulle iniziative in essere presso la Commissione Viticoltura relative alla riduzione e all'uso razionale dei pesticidi nel vigneto.Mario de la FuenteNel corso di queste giornate, presiedute dalla direttrice generale della Scuola Superiore di Agricoltura di Barcellona (ESAB), si sono succeduti oltre 60 relatori provenienti da numerosi centri di ricerca e università di tutto il mondo. La presenza di diversi rappresentanti dei principali produttori di fitosanitari e pesticidi e di fabbricanti di macchinari per l'applicazione dei prodotti, studenti, ecc. ha fatto registrare la partecipazione di circa 200 persone al giorno.
I lavori sono stati organizzati in diversi blocchi tematici: funzionamento delle irroratrici e dosaggio dei prodotti, parametri e standard; formazione degli addetti ai prodotti fitosanitari; efficacia biologica dell’irrorazione; applicazione di precisione; riduzione delle perdite di prodotto fuori bersaglio; caratterizzazione fisica della goccia nell’irrorazione e applicazione pratica nei frutteti.Complessivamente, 12 poster, 45 comunicazioni orali e 3 relazioni di apertura hanno posto l'accento sui problemi e le sfide esistenti, tentando, allo stesso di tempo, di porre le basi necessarie per le innovazioni scientifiche e tecnologiche in materia di applicazione di pesticidi. Questi dibattiti hanno notevolmente contribuito al trasferimento tecnologico di tali innovazioni al settore vitivinicolo e, in particolare, alla sostenibilità e alla gestione integrata.Le nuove sfide e preoccupazioni del settore vitivinicolo sono state ampiamente raccolte dall'OIV. Ne è conferma la presenza della promozione della viticoltura sostenibile (che coinvolge, tra gli altri aspetti, la gestione dei pesticidi) in una delle cinque linee del Piano strategico 2015-2019 dell'OIV. Nell’ambito del suo impegno nei confronti della sostenibilità, l’OIV sta lavorando, sin dal 1997, a diverse risoluzioni: sulla produzione integrata (VITI 01/1999; CST 2004), sulla conservazione della biodiversità (VITI 01/2002), sulla produzione biologica (ECO 460/2012) e, ovviamente, sulla produzione sostenibile (CST 2004; CST 2008 e VITI 422/2011). Allo stesso tempo, sono stati portati avanti i lavori sulla gestione dei diversi organismi nocivi e delle malattie, come ad esempio i fitoplasmi (VITI 3/2006) o le malattie del legno (VITI 2/2006).L'OIV ha inoltre adottato tre risoluzioni sui limiti massimi di residui di pesticidi. Due di queste sono propedeutiche alla creazione di un database delle liste ufficiali degli Stati membri o di altri organismi internazionali che prevedono limiti massimi di residui (LMR) per l'uva (VITI 01/2007) e il vino (OENO 14/2006). Infine, una risoluzione verte sull'adozione di una metodologia standardizzata per la determinazione dei residui di pesticidi nel vino attraverso un metodo di estrazione (OENO 436/2012) Il Gruppo di esperti Protezione della vite e tecniche viticole (PROTEC) prosegue i lavori sulle varie sfide intrinsecamente legate alla sostenibilità, alla gestione integrata o all'applicazione di prodotti fitosanitari, attraverso diverse attività:
- Principi generali della vitivinicoltura sostenibile. Aspetti ambientali, sociali ed economici (CST 12-518). Raccomandazioni pratiche (CST 13-530).
- Riduzione o uso razionale dei pesticidi in viticoltura. Nel corso di queste conferenze sono stati presentati i risultati preliminari di un'indagine condotta tra i paesi membri sull'applicazione dei pesticidi.
- L'armonizzazione globale dei LMR e dei protocolli di applicazione dei pesticidi. Si raccomanda caldamente la standardizzazione dei protocolli per l'uso dei pesticidi e la prosecuzione dei lavori sull'armonizzazione a livello mondiale dei LMR per le stesse sostanze attive impiegate in viticoltura.