
La prima volta dei siti web nei Premi dell'OIV ha visto l’iscrizione nel Palmarès di lavori di notevole qualità.
Quattro case editrici hanno ricevuto il riconoscimento della Giuria dei Premi dell'OIV 2020 per la loro rigorosa opera editoriale dedicata alla vigna e al vino.
L’evento, di grande rilievo nel settore vitivinicolo, è stato presentato dalla presidente della Giuria dei Premi Azélina Jaboulet-Vercherre e dal segretario scientifico Richard Pfister, nominato nel 2019, ed è stato seguito da numerosi esponenti e personalità di tutto il mondo.
Il direttore generale dell'OIV, Pau Roca, ha ribadito il ruolo dei Premi dell'OIV, la cui prima edizione risale al dicembre del 1930: promuovere la diffusione di conoscenze attuali sulla vigna e sul vino presso il mondo scientifico e tecnico e il pubblico generale, premiare la passione e l’impegno per il settore vitivinicolo degli autori e delle case editrici. Inoltre, ha sottolineato il costante adattamento di questo concorso alle nuove pubblicazioni e all’evoluzione dei mezzi di comunicazione.
La presidente dell'OIV, Regina Vanderlinde, ha ringraziato gli Stati produttori e non, oltre 50 in totale, che nel corso di 90 anni sono stati rappresentati nei Premi dell'OIV dai lavori dei loro concittadini. Ha colto inoltre l’occasione per esortare gli Stati non ancora rappresentati a entrare nella storia dei Premi dell'OIV...

Le iscrizioni per l’edizione 2021 dei Premi dell'OIV rimarranno aperte fino al 28 febbraio 2021. Maggiori informazioni e il modulo di iscrizione qui.

I vini bianchi con macerazione hanno fatto il loro ingresso nella categoria dei vini speciali nel 2020. Tenendo conto l’antico metodo georgiano di vinificazione in kwevri tradizionali, iscritto nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO nel 2019, l’Assemblea generale dell'OIV ha adottato la definizione riguardante i vini in kwevri nella risoluzione OIV-ECO 647-2020.
Colloquio con il ministro dell’Agricoltura della Georgia
La discussione sui vini bianchi con macerazione presso l’OIV è stata avviata su iniziativa della delegazione georgiana nel 2017. In base a questa pratica ancestrale, i vini vengono elaborati in giare di terracotta interrate con un contatto prolungato con le bucce e i raspi dell’uva e rappresentano una sorta di biglietto da visita della Georgia. Questo metodo di produzione conferisce ai vini proprietà gustative particolari e un colore talvolta arancione-ambrato. L’inserimento nella particolare categoria dei vini speciali del Codice delle pratiche enologiche dell’OIV, la stessa dei vini di ghiaccio e dei vini liquorosi, è un enorme passo avanti per la Georgia nel riconoscimento del valore storico e culturale della propria viticoltura.
Il successo del riconoscimento della storia e della cultura della vite in Georgia non è frutto del caso, ma di una politica di ricerca e promozione condotta in modo centralizzato. I risultati del riconoscimento internazionale non sono pochi:
- l’antico metodo georgiano di vinificazione in kwevri tradizionali è stato iscritto nel 2013 nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO,
- nel 2017, l’articolo scientifico pubblicato sui prestigiosi PNAS (Proceedings of the National Academy of Science of the United States of America) attesta, attraverso lo studio di biomarcatori, la presenza della vite nel Caucaso meridionale e sul territorio georgiano dall’inizio del Neolitico (6000-5800 a.C.),
- nel 2017, il Guinness dei primati ha riconosciuto i resti di vino rinvenuti durante degli scavi archeologici a Gadachrili Gora e Shulaveris Gora come il vino più antico del mondo (6000-5800 a.C.).
La definizione di una nuova categoria di prodotti permetterà di far conoscere i vini in kwevri a professionisti e consumatori, affinché vengano giudicati e apprezzati tenendo conto delle loro modalità di produzione e particolarità organolettiche. Il gusto tannico e il colore arancione-ambrato potranno pertanto essere spiegati meglio ai consumatori e ai professionisti. Altrettanto possibile sarà la distinzione nei concorsi di vini quale categoria a sé stante.
I vini bianchi con macerazione non vengono prodotti esclusivamente in Georgia. Altri paesi, come Francia, Italia e Slovacchia producono vini arancioni. Si tratta pertanto di una definizione internazionale che completa il Codice internazionale delle pratiche enologiche dell’OIV.


In an effort to keep up with the pace of the digitalisation process that is currently affecting all sectors of the economy, including the international public sector, the OIV has selected in 2020 an IT consultant to collaborate on the design and planning of a comprehensive and detailed strategy for the digital transformation of the organisation.
The final output of the consultancy consisted of a three-year roadmap that will help the OIV in setting up solid basis for its future and becoming a leader in its field. To do so, the OIV needs to augment and optimise its capacity and efficiency in terms of both internal/external communication with its stakeholders and data/information management. At the same time, the image of the OIV as reference body in the sector should be reinforced and the capacity to effectively serve its Member States should be improved.
At the core of this plan, there is an IT that is user centric, connected, able to simplify and rationalise internal processes, and based on secured foundations. The project encompasses, in an organic and structural plan, different areas of intervention.
It is in this context, the General Direction of the OIV has decided to launch a call for tenders to identify and select one or more IT partners that will implement the three-year digital transformation plan.
The OIV expects to receive tenders that are complete and which meet the organisational, functional and technical requirements as described in this document, so to select the most suitable candidates after careful assessment.
Deadline: 25th January 2021

Il 1° gennaio 2021 ha visto il ritorno del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord nell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che accoglie così il suo 48° Stato membro.
Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord fu un membro attivo dell’antico OIV dal 1973 al 2004. Dopo aver sottoscritto l’Accordo del 3 aprile 2001 e averne recentemente completato l’iter di ratifica, entra ora a far parte della nuova OIV.
Il Regno Unito rappresenta uno dei principali mercati vinicoli a livello globale. Nel 2019 ha registrato un consumo di vino pari a circa 13 Mio hl, posizionandosi al 10° posto sul mercato globale, con una quota di importazioni superiore al 95%.

Non ritardare !
Maggiori informazioni: OIV Premi
Email : jurydesprix@oiv.int
Modulo di registrazione FR-EN qua
