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06 Giu 2021

In questa giornata, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) intende richiamare l’attenzione sull’attività dei suoi 48 Stati membri e promuovere il settore vitivinicolo quale forza trainante delle buone prassi e di un sistema alimentare sostenibile.Il ruolo della scienza è fondamentale per la sicurezza alimentare. In quanto riferimento scientifico e tecnico per il settore vitivinicolo, l’OIV lavora con altre organizzazioni intergovernative sul tema di quest’anno: “Cibo sicuro oggi per un domani sano”. I consumatori al centro dell’attenzione dell’OIVPer garantire la sicurezza alimentare è necessario che tutti gli attori della filiera si impegnino, per ciò che gli compete, nel mantenere elevati livelli di qualità degli alimenti e nel perseguire l’obiettivo principale di rispondere alle aspettative e alle preoccupazioni dei consumatori.In questo contesto, l’OIV definisce norme di produzione, tecniche e metodi di analisi volti a garantire l’identità e l’autenticità dei prodotti vitivinicoli.Una delle funzioni fondamentali dell’OIV consiste nel contribuire alla tutela della salute dei consumatori e alla sicurezza dei prodotti: a occuparsene è la Commissione “Sicurezza e salute” attraverso il suo Gruppo di esperti “Sicurezza alimentare”. Questo Gruppo ha il compito di svolgere le valutazioni sulla sicurezza e di fornire pareri sui trattamenti, i processi e le pratiche in ambito enologico, nonché di individuare i rischi per i lavoratori e i consumatori. Attualmente, il Gruppo sta pubblicando varie relazioni scientifiche in merito alla valutazione della sicurezza di diverse sostanze nel vino, come l’alluminio, il cadmio e lo zinco. Tre altri documenti di competenza collettiva dell’OIV, riguardanti la valutazione del piombo, dei solfiti e dell’arsenico, sono già stati pubblicati.È possibile consultare i documenti qui [EN]Lead in Wine: a review [Il piombo nel vino: una rassegna]SO2 and wine: a review [SO2 e vino: una rassegna]Arsenic and wine: a review [L’arsenico e il vino: una rassegna]Informazioni correlateConsenso tra OIV e Codex sulle proposte relative ai limiti di piomboCollaborazione OIV-Codex Alimentarius nelle sfide emergentiLa necessità della cooperazione internazionaleLa sicurezza alimentare non può prescindere dalla cooperazione internazionale: l’OIV opera in stretta collaborazione con altri enti intergovernativi, come il Codex Alimentarius, la FAO e l’OMS, ognuno dei quali contribuisce con le proprie competenze a offrire una visione globale della sicurezza alimentare.Un esempio recente di questa collaborazione è rappresentato dall’adozione degli stessi limiti di piombo nei vini e nei vini fortificati/liquorosi dall’OIV e dal Codex Alimentarius, allo scopo di garantire coerenza normativa nell’ambito del commercio internazionale. È positivo che il Codex possa contare su un’organizzazione intergovernativa come l’OIV, punto di riferimento tecnico e scientifico nel settore vitivinicolo.Lo scambio di informazioni sulla sicurezza alimentare e la cooperazione interdisciplinare sono due elementi fondamentali per rendere il sistema agroalimentare più resiliente e sostenibile. Maggiori informazioni sulla collaborazione tra FAO e OIV sono disponibili qui. L’impegno verso la sostenibilità Il ruolo dell’OIV nell’ambito della produzione di alimenti sani e sostenibili è duplice, si basa infatti sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) definiti dalle Nazioni Unite e sul principio della sostenibilità.Il Piano strategico 2020-2024 e gli obiettivi in esso contenuti sono stati motivati da diverse questioni che il settore vitivinicolo internazionale deve affrontare, ma anche dalla volontà di integrare nel lavoro dell’Organizzazione l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’OIV si impegna a realizzare 13 dei 17 OSS e aiuta gli Stati membri ad attuarli nelle aree relative al suo mandato per promuovere la stabilità finanziaria e una crescita economica sostenibile e inclusiva. La sicurezza alimentare è cruciale per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari e per eradicare la fame e la malnutrizione, coerentemente con gli OSS.L’OIV ha inoltre lavorato a lungo per raggiungere il consenso su una definizione di sostenibilità (2004) ed elaborare la Guida dell’OIV per l’applicazione dei principi della vitivinicoltura sostenibile (2020). L’OIV ritiene che tutte le organizzazioni collettive del settore vitivinicolo debbano agevolare la diffusione di una cultura di gestione globale e promuovere lo sviluppo di reti locali impegnate nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità.Tutti questi strumenti, che si fondano su basi scientifiche, mirano a sviluppare soluzioni innovative, globali e attuabili nella filiera alimentare. Per ulteriori informazioni, contattare Barbara Iasiello, capo dell’unità “Sicurezza e salute”, sanco@oiv.int.

26 Mag 2021

Le scienze della vite saliranno sul palco della vitivinicoltura mondiale dal 6 al 10 settembre 2021 ad Alcalá de Henares, Madrid (Spagna), per celebrare nuovamente la prima edizione del corso internazionale di ampelografia dell’OIV.El Encín, IMIDRA (Alcalá de Henares, Spagna)Dal 6 al 10 settembre 2021, la collezione di varietà di vite di El Encín accoglierà affermati docenti nazionali e internazionali per 5 giorni di lezioni presenziali teoriche e pratiche che permetteranno ai partecipanti di approfondire, aggiornare e/o scambiare le proprie conoscenze in materia di ampelografia. Delle attività pratiche consentiranno poi l’identificazione chiara e precisa sul campo delle varietà di vite fornendo tutti gli strumenti per riconoscerle.I posti sono limitati e le iscrizioni al corso sono aperte fino al 31 luglio 2021! Per iscriversi, inviare un’email a oivampelography@oiv.int

Informazioni complete / Programma dettagliato qua
Notizie correlate:L'OIV lavora per diffondere l'ampelografiaTorna il Corso internazionale di ampelografia dell’OIV!

25 Mag 2021

Che a livello globale, regionale e locale le risorse idriche siano soggette a uno sfruttamento eccessivo è oggi un fatto ampiamente riconosciuto. In tutto il mondo, l’uso sostenibile delle risorse idriche è diventato imperativo per la società, l’ambiente, l’industria e le imprese, e rappresenta un fattore cruciale per le politiche di numerosi governi, settori industriali e soggetti commerciali. Il consenso sociale dipenderà sempre di più dalle solide credenziali ambientali di tutti gli attori coinvolti nella catena di approvvigionamento e l’uso sostenibile dell’acqua sarà un tema centrale.In molti vigneti delle regioni aride o semiaride di più recente sviluppo, le precipitazioni annue non soddisfano pienamente i bisogni dei moderni sistemi viticoli. Analogamente, in altre regioni dove la viticoltura si è insediata da tempo, le piogge sono insufficienti o mal distribuite ed è quindi difficile garantire un’offerta produttiva adeguata in termini qualitativi e quantitativi.Grazie all’esperienza e alla R&S in questo ambito, i sistemi di produzione sono stati ulteriormente diversificati e adattati alle condizioni locali, alle risorse disponibili (compresa l’acqua) e alle richieste di un mercato in continua evoluzione. Il documento è stato redatto dal Gruppo di esperti “Protezione della vite e tecniche viticole”(PROTEC) della Commissione “Viticoltura”In questo senso, il documento “Sustainable Use of Water in Winegrape Vineyards” (Uso sostenibile dell’acqua nei vigneti di uva per la vinificazione) intende delineare principi fondamentali specifici e universalmente accessibili per la coltura dell’uva destinata alla produzione di vino, senza dimenticare la spiccata eterogeneità in termini di risorse regionali, considerazioni ambientali, caratteristiche proprie del sito e situazioni dei produttori, e la conseguente necessità che tali principi vengano adattati, nella pratica, alle singole realtà. Il documento è stato redatto dal Gruppo di esperti “Protezione della vite e tecniche viticole”(PROTEC) della Commissione “Viticoltura” ed è stato riveduto da altre commissioni dell’OIV.*Organigramma del Comitato scientifico e tecnico dell’OIV

Il documento è disponibile gratuitamente qui [EN]
Un altro passo in direzione della sostenibilitàNel 2018 l’OIV ha adottato la risoluzione OIV-VITI 569-2018 “Protocollo dell’OIV per l’uso sostenibile dell’acqua in viticoltura”, il cui obiettivo principale è definire delle buone pratiche di gestione idrica basate sui principi di sostenibilità stabiliti dalla risoluzione OIV-CST 518-2016 “Principi generali dell’OIV sulla vitivinicoltura sostenibile – aspetti ambientali, sociali, economici e culturali”.L’OIV, consapevole del fatto che questa risoluzione doveva essere accompagnata da un testo che precisasse alcuni aspetti tecnici e scientifici, ha deciso di elaborare un documento di competenza collettiva in seno al Gruppo PROTEC. Questo documento vuole essere un riferimento e una guida per il settore nell’ambito dell’uso sostenibile dell’acqua. Intende inoltre rispondere agli obiettivi del Piano strategico 2020-2024 dell’OIV, in particolare alla linea 1 “Promuovere una vitivinicoltura rispettosa dell’ambiente” e ai relativi punti B e C: “Migliorare le prestazioni ambientali” e “Tutelare le risorse naturali”.Un riferimento e una guida per il settore*I documenti di competenza collettiva dell’OIV non rientrano nella procedura per fasi per la disamina delle risoluzioni e non possono in alcun modo essere considerati al pari delle risoluzioni. Solo le risoluzioni adottate dagli Stati membri dell’OIV hanno carattere ufficiale.

10 Mag 2021

La crisi sanitaria aveva infatti interrotto attività importanti quali il mantenimento dei contatti diretti con gli Stati membri nel loro contesto professionale. I segnali positivi dell’evoluzione della situazione sanitaria permettono di tornare agli incontri in presenza, sempre nel totale rispetto delle misure di prevenzione. La visita ufficiale del direttore generale dell'OIV Pau Roca in Portogallo la scorsa settimana ne è la riprova, ed è solo la prima di molte altre visite che farà a vari paesi al fine di ribadire l’importanza delle relazioni tra i 48 Stati membri dell’OIV.Portogallo: uno dei membri fondatori dell’OIV dal 1924 Durante i due giorni trascorsi in Portogallo, Pau Roca ha partecipato a diverse iniziative con i rappresentanti del settore. Il 5 maggio, accompagnato dal presidente dell’Istituto della vite e del vino portoghese (IVV) Bernardo Gouvêa, il direttore dell’OIV è stato ricevuto dalla ministra dell’Agricoltura portoghese, Maria do Céu Antunes. Durante l’incontro è stata evidenziata la stretta collaborazione con il Portogallo e l’alta partecipazione di questo paese ai lavori dell’Organizzazione.Incontro con la ministra portoghese dell'Agricoltura, Maria do Céu Antunes© Ministero dell'Agricoltura del PortogalloIl giorno seguente, l’Associazione dei produttori di vino e bevande spiritose del Portogallo (ACIBEV) ha tenuto una conferenza ibrida nella quale il direttore generale ha presentato la situazione congiunturale del settore vitivinicolo mondiale nel 2020. Una presentazione seguita da una sessione di domande e risposte che ha visto la partecipazione di esponenti del settore vinicolo portoghese. Nel suo intervento di apertura, il presidente dell’ACIBEV Jorge Monteiro ha dato il benvenuto al direttore dell’OIV, ringraziandolo per la sua presenza e per il suo contributo al settore. Considerazioni condivise da Bernardo Gouvêa nel suo discorso di chiusura, in cui ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dall’OIV e per le strette relazioni mantenute con il Portogallo. A coronamento del calendario, Pau Roca ha avuto l’opportunità di visitare il Centro per la conservazione della variabilità delle viti autoctone, gestito dall’Associazione portoghese per la diversità della vite (PORVID*) nell’ambito di un partenariato siglato con il ministero dell’Agricoltura.La ricerca portoghese riconosciuta nelle risoluzioni dell'OIV Questo centro, gestito da PORVID, possiede un’infrastruttura pionieristica dedicata alla conservazione integrale della diversità delle varietà di vite (diversità intravarietale), mirata ad apportare valore, adattabilità e sostenibilità alla vitivinicoltura. A dieci anni dalla sua fondazione, vi sono già conservati 30.000 dei 50.000 genotipi che si prevede di raccogliere di tutte le 250 varietà autoctone del Portogallo.Questa banca genetica vivente crea innovazione a partire dalla conoscenza, mettendo a disposizione selezioni policlonali sia ai viticoltori che ai vinicoltori, grazie una nuova metodologia creata in Portogallo e riconosciuta dall’OIV nel 2019 con una risoluzione approvata all’unanimità dai paesi membri. Tale riconoscimento ha reso la metodologia accessibile a livello globale, aprendo il cammino alla conservazione della diversità originale delle antiche varietà di vite nei vigneti di tutto il mondo. Risoluzione OIV-VITI 564B-2019Un esempio del lavoro svolto dal centro si è potuto apprezzare al termine della visita, quando è stato possibile degustare dei vini creati sperimentalmente da vitigni portoghesi poco noti. La degustazione è stata condotta da António Graça, segretario del Gruppo di esperti ENVIRO dell’OIV e rappresentante di Sogrape presso PORVID. Sercialinho, Tinta francisca e Touriga fêmea, che hanno fatto parte della degustazione, sono varietà che secondo Graça “sarebbero ormai estinte se questo lavoro di conservazione non fosse stato avviato 40 anni fa”.Pau Roca ha ringraziato per la visita e la presentazione del progetto, dichiarando che “il futuro della vitivinicoltura mondiale risiede in questo tipo di approccio alla conservazione della biodiversità e alla comprensione della natura”. Il direttore generale dell'OIV ha concluso complimentandosi con i responsabili per i risultati già ottenuti e per aver coinvolto l’Organizzazione nella loro divulgazione su scala globale.Sercialinho, Tinta francisca e Touriga fêmea, che hanno fatto parte della degustazione, sono varietà che secondo Graça “sarebbero ormai estinte se questo lavoro di conservazione non fosse stato avviato 40 anni fa”.*A proposito di PORVIDPORVID è un’associazione senza fini di lucro istituita nel 2009 al fine di conservare e valorizzare la diversità genetica e le popolazioni di vite selvatica. Nel 2010, il ministero dell’Agricoltura portoghese ha siglato un protocollo con PORVID per la creazione di un Centro sperimentale per la conservazione della variabilità delle viti autoctone, assegnandogliene la gestione per un periodo di 50 anni. Costituita da una municipalità, istituzioni pubbliche, università, associazioni tecniche, aziende private e singoli imprenditori, PORVID ricerca e raccoglie varietà a rischio di estinzione da vecchi vigneti, dando priorità a quelle che sono destinate allo sradicamento, e le conserva in collezioni in base alla diversità di ciascuna varietà, per essere infine studiate. Le conoscenze generate da questi studi forniscono la base di selezioni policlonali che consentono ai viticoltori di piantare vigneti in grado di coniugare efficienza economica, resilienza e sostenibilità. Grazie al considerevole corpus di articoli scientifici pubblicati, PORVID sostiene gli sforzi per la conservazione della diversità anche oltre i confini portoghesi.

19 Apr 2021

Parlando in una conferenza stampa online dalla sede parigina dell’OIV, il passato 20 aprile il direttore generale Pau Roca ha presentato i dati sulla produzione, il consumo e il commercio internazionale di vino relativi al 2020. Comunicato stampaNota de congiuntura vitivinicola mondialePresentazione PPT [EN]Replay

07 Apr 2021

Per assistere a questa conferenza stampa, i giornalisti sono pregati di registrarsi con il proprio nome e di inserire i propri contatti di lavoro qui.Data: martedì 20 aprile 2021 Ora: 15:00 CETLuogo: Zoom, YouTube live streamingLingue: EN, FR, ES

05 Apr 2021

Scopo generale e come sarà organizzato il corso?L'obiettivo principale è sia quello di formare professionisti ed esperti nel campo della "Ampelografia e Risorse Genetiche", sia quello di creare una rete di centri ed esperti che possano scambiarsi continuamente intorno a questo importante tema per il settore vitivinicolo. Per raggiungere questo obiettivo, i corsi sono stati progettati in collaborazione con attori internazionali e l'OIV ha fatto affidamento sulle conoscenze ed esperienze di importanti centri tecnici, di ricerca e di formazione di Francia e Spagna:

  • Francia - Montpellier, con la collaborazione dell’IFV (Istituto francese della vigna e del vino), dell’INRAE (l’Istituto nazionale di ricerca per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente) e dell’Istituto Agro Montpellier SupAgro -, con la sua grande esperienza in questo settore, era inizialmente previsto che il corso si tenesse nel luglio 2021. Dato il contesto sanitario internazionale e al fine di offrire le migliori condizioni ai partecipanti, questo importante centro mondiale di ampelografia ha deciso di rinviare il corso per cause di forza maggiore a luglio 2022.
  • Spagna – Madrid. Per la sua prima edizione1 il Corso Internazionale di Ampelografia dell'OIV dovrebbe svolgersi all'inizio di settembre 2021 con la Collezione di varietà di vite di “El Encín” (Madrid), appartiene all’IMIDRA (Istituto madrileno di ricerca e sviluppo rurale, agricolo e alimentare). È un importante centro di riferimento nella Comunità di Madrid e in Spagna dove si realizzano progetti di ricerca agroalimentare e agroambientale.
Nei prossimi anni, l’OIV auspica che il corso si possa svolgere in altri paesi europei per approdare quindi nell’emisfero australe. Questo spiega perché il quinto giorno di formazione sarà dedicato al paese che ospiterà l’edizione successiva del Corso internazionale di ampelografia, oltre che alla valutazione delle conoscenze acquisite. Per garantire l'armonizzazione e la qualità della formazione nei corsi svolti nei diversi paesi, sarà effettuata una valutazione delle conoscenze acquisite e l'OIV consegnerà un certificato del corso per attestare la partecipazione dei partecipanti.______________1 L’edizione 2021 dipenderà dal contesto sanitario dovuto al Covid-19. Maggiori informazioni saranno disponibili a maggio.L'OIV ha fatto affidamento sulle conoscenze ed esperienze di importanti centri tecnici, di ricerca e di formazione di Francia e Spagna.Chi può iscriversi?I professionisti e i ricercatori del settore vitivinicolo: è richiesto un diploma in scienze agrarie o esperienza equivalente nel settore.Il Corso di ampelografia dell’OIV fornisce un’ampia conoscenza scientifica delle varietà di vite a tutti i professionisti del settore vitivinicolo. Inizialmente i corsi sono diretti a professionisti che lavorano nel campo della viticoltura, delle risorse genetiche, del materiale vegetale della vite o della ricerca. Gli anni seguenti saranno aperti ad altri professionisti del settore: i partecipanti che desiderino aggiornare le proprie conoscenze di ampelografia e/o della vite e delle sue varietà, gli esperti del settore vitivinicolo che intendano promuovere le loro attività tramite la conoscenza dei vitigni e chiunque desideri condividere ulteriori informazioni con il grande pubblico desideroso di conoscere sempre meglio la vite, le sue varietà e i suoi prodotti di consumo.Negli anni successivi i corsi saranno aperti ad altri attori del settore, cioè a qualsiasi esperto che desideri aggiornare le proprie conoscenze nel campo dell’ampelografia, un settore che si sta evolvendo rapidamente, e ai professionisti del turismo vitivinicolo.Perché iscriversi al corso?Oggi il settore vitivinicolo si trova davanti una consapevolezza crescente dal punto di vista ambientale e sociale e la buona gestione delle risorse genetiche della vite è adesso chiaramente l’unico modo possibile per affrontare queste sfide. Il nostro settore è pienamente consapevole di tali sfide, che sono alla base del Piano strategico 2020-2024 dell’OIV.Sono sorti anche altri ambiti di interesse, come la rivalutazione delle varietà di vite antiche e autoctone, l’adattamento delle varietà straniere e lo studio di varietà nuove (per esempio, quelle resistenti agli stress biotico e abiotico).Informazioni generali sul corso:
  • Lingue: spagnolo/inglese/francese
  • Partecipanti: 15, per garantire la distanza di sicurezza
  • Durata del corso: 5 giorni
  • Conoscenze pratiche, allo stato dell’arte
  • Insegnanti altamente qualificati di vari paesi
  • La garanzia di una rete internazionale di esperti nel campo
  • Iscrizione annuale (in ciascun paese il corso avrà una specifica procedura di iscrizione)
  • Un certificato dell’OIV in ampelografia
Saranno presto disponibili maggiori informazioni sui costi e sulle procedure di iscrizione.Per ulteriori dettagli si prega di inviare un’e-mail a: oivampelography@oiv.int
Notizie correlate

23 Mar 2021

A 33 anni dalla sua prima edizione, torna il prestigioso Corso di ampelografia dell’OIV. Questo corso di ampelografia dell’OIV, punto di riferimento scientifico e tecnico del mondo della vigna e del vino, permetterà ai partecipanti di acquisire un’ottima conoscenza nel campo, per riconoscere e comprendere a fondo le varietà di vite e avere una migliore preparazione alle sfide future del settore vitivinicolo (le ultime tendenze riguardo alle risorse genetiche, il cambiamento climatico, le aspettative della società in fatto di ambiente, ecc.).La storia del corsoIl Corso internazionale di ampelografia dell’OIV ha una lunga storia, iniziata nel 1938, quando il termine “ampelografia” venne per la prima volta citato dall’OIV. Nel 1949, quasi 10 anni dopo, venne creata una commissione di ampelografia allo scopo di guidare il lavoro relativo alla creazione di un Registro ampelografico internazionale.Negli anni ‘90, considerando l’importanza di identificare le varietà nel settore vitivinicolo internazionale e la necessità di diffondere in modo più ampio il lavoro tecnico e scientifico svolto in questo ramo delle scienze viticole, l’OIV ha lanciato un primo ciclo di corsi di ampelografia: nel 1988 in Italia (ISV Conegliano), nel 1990 in Francia (ENSA Montpellier) e nel 1992 in Germania (BZWG-IR Geilweilerhof). Oggi l’OIV sta lanciando di nuovo questa iniziativa con un ciclo di corsi internazionali di ampelografia. Questo corso, con conoscenze pratiche e all'avanguardia, sarà animato da specialisti di diversi paesi.Scopo generale e come sarà organizzato il corso?L'obiettivo principale è sia quello di formare professionisti ed esperti nel campo della "Ampelografia e Risorse Genetiche", sia quello di creare una rete di centri ed esperti che possano scambiarsi continuamente intorno a questo importante tema per il settore vitivinicolo. Per raggiungere questo obiettivo, i corsi sono stati progettati in collaborazione con attori internazionali e l'OIV ha fatto affidamento sulle conoscenze ed esperienze di importanti centri tecnici, di ricerca e di formazione di Francia - Montpellier, con la collaborazione dell’IFV (Istituto francese della vigna e del vino), dell’INRAE (l’Istituto nazionale di ricerca per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente) e dell’Istituto Agro - Montpellier SupAgro - e Spagna - presso la Collezione di varietà di vite di “El Encín”, Madrid. “El Encín” appartiene all’IMIDRA (Istituto madrileno di ricerca e sviluppo rurale, agricolo e alimentare). Illustrazione: Mauzac blanc © Viala et VermorelPerché l’OIV tiene a promuovere e a diffondere l’ampelografia: una disciplina importante e molto attualeIl ruolo dell’OIV, in quanto punto di riferimento scientifico e tecnico nel mondo della vigna e del vino, è quello di partecipare attivamente alla promozione di questa disciplina fondamentale, poiché per conoscere il vino bisogna innanzitutto comprendere la vite. Nel riaffermare la natura scientifica e tecnica dell’ampelografia, l’OIV sottolinea il fatto che questa disciplina accoglie in sé sia la tradizione che l’innovazione. In questo mondo di rapidi cambiamenti, l’OIV e i suoi esperti hanno il ruolo di contribuire allo sviluppo e al sostegno dell’ampelografia e delle risorse della vite come elementi importanti per la sostenibilità del settore.Saranno presto disponibili maggiori informazioni sui costi e sulle procedure di iscrizione.Per ulteriori dettagli si prega di inviare un’e-mail a: oivampelography@oiv.int

10 Feb 2021

Questo compendium “planetario” unico nel suo genere, redatto da Kym Anderson e Signe Nelgen, è di fatto il primo database dei vitigni nel mondo, pubblicato nella sua prima edizione da University of Adelaide Press nel dicembre 2013.Il lettore vi troverà risposte alle innumerevoli domande sui vitigni – dai più coltivati ai più locali, modesti, dimenticati o ai meno noti – e numerose altre informazioni, comprese le nuove tendenze del comportamento dei consumatori Peter Hayes, presidente onorario dell’OIV, scriveva su quest’opera che ha ottenuto il Premio dell'OIV 2014 nella categoria Viticoltura che, oltre alla quantità di dati offerta,“questo volume rende conto dell’evoluzione recente e di lungo termine del mix varietale e dell’equilibrio all’interno del settore vinicolo mondiale.Il trattamento sistematico e la correlazione delle varietà con un’identità e una nomenclatura coerenti, insieme all’analisi e ai commenti introduttivi, costituiscono un’eccellente base per l’esame della copertura diversificata e completa delle superfici piantate per paese, regione e varietà.Rappresenterà senz’altro un notevole valore aggiunto per i ricercatori, gli studenti e per quanti si apprestano a impegni futuri nel settore viticolo.” Non vi è infatti oggi alcun dubbio sul valore di questi dati statisti arricchiti e aggiornati. Il lettore vi troverà risposte alle innumerevoli domande sui vitigni – dai più coltivati ai più locali, modesti, dimenticati o ai meno noti – e numerose altre informazioni, comprese le nuove tendenze del comportamento dei consumatori.In libero accesso qui Autore: Kym AndersonAutrice: Signe Nelgen

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